Rivista di filosofia, Volume 6

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A.F. Formiggini, 1914
 

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Popular passages

Page 303 - ... tempo sulla terra e spariranno in un altro, e che, durante la loro permanenza, potranno essere considerati come qualcosa di fisso e di preciso solamente se si abbia l'occhio a questo o quel gruppo di gatti e di rose, anzi a questo o quel singolo gatto e rosa, in un...
Page 419 - E noi medesmi e le cose nostre andiamo e vegnamo, passiamo e ritorniamo, e non è cosa nostra che non si faccia aliena e non è cosa aliena che non si faccia nostra. E non è cosa della quale noi siamo, che tal volta non debba esser nostra, come non è cosa la quale è nostra, della quale non doviamo talvolta essere...
Page 599 - Dieu; car on ne se peut rien imaginer de plus parfait, ni même d'égal à lui. Or, si j'étais indépendant de tout autre, et que je fusse moi-même l'auteur de mon être...
Page 602 - Po discende per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, prese costui della bella persona che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Page 309 - ... altro caso è solo reale la sintesi del fatto concreto e dell'idea. Se si definisce il concetto filosofico come sintesi a priori dell' universale e dell' individuo, bisogna anche considerare nella medesima sintesi spirituale il concetto scientifico, che apparirà allora non più vuoto ed astratto, ma pieno di quella vita intuitiva che esso presuppone e conserva nella sua realtà concreta, arricchendola di nuove determinazioni, rivelando e distinguendo in essa aspetti e rapporti, non prima veduti,...
Page 303 - Non meno proprio del concetto è l'altro carattere della concretezza ; vale a dire che. se il concetto è universale e trascendente rispetto alla singola rappresentazione, è poi immanente nella singola, e, perciò, in tutte le rappresentazioni. Il concetto è l'universale rispetto alle rappresentazioni e non si esaurisce in nessuna; ma...
Page 283 - E, fuori d'immagini, il concetto non ha realtà se non nelle forme intuitive ed espressive, o, come si dice, nel linguaggio. Pensare è insieme parlare, e chi non esprime e non sa esprimere il suo concetto, non lo possiede: tutt'al più, presume o spera di possederlo. Non solo non c'è mai realmente una rappresentazione inespressa, una visione pittorica non dipinta e un canto non cantato; ma nemmeno c'è un concetto che sia semplicemente pensato senz'essere...
Page 283 - ... universali dello spirito valgono per tutti, perchè valgono per lo spirito, in cui tutti son uno. Valgono, purchè siano. Chi non è compreso, non ha di che. Chi dice di avere in sè un mondo d' idee troppo superiori ai mezzi di espressione, o è uno sciocco lui, o crede sciocchi gli altri a cui lo dice. La lingua non è veste del pensiero : è il suo corpo stesso. Possiamo avere pensieri oscuri e quindi una forma oscura; ma quello che è chiaro dentro è chiaro fuori, per la semplice ragione...
Page 589 - L'ordine non è accozzo di parti o unione dall'estrinseco o giustaposizione, ma distinzione nell'unità intrinseca, fusione di attività per il conseguimento del fine unico del tutto, attraverso il conseguimento del fine del singolo : due fini e due conseguimenti distinguibili bensì, ma non separabili l'uno dall'altro.
Page 303 - Un triangolo geometrico non c'è mai nella realtà; perché, nella realtà, non ci sono linee rette, angoli retti e somme di angoli retti e somme di angoli eguali a due retti. Un moto libero non c'è mai nella realtà, perché ogni moto reale accade in condizioni determinate e, quindi, tra ostacoli.

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