Storia della letteratura italiana: Dall' anno MCLXXXIII fino all' anno MCCC

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Dalla Societa Tipografica de' Classici italiani, 1823
 

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Page 693 - Risposi lui, voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando: Che in la mente m' è fitta, ed or m'accora La cara e buona imagine paterna Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora M...
Page 585 - Ma come fa chi guarda, e poi fa prezza Più d'un che d'altro, io feci a quel da Lucca. Che più parea di me aver contezza. 36 Ei mormorava; e non so che Gentucca, Sentiva io là dov'ei sentia la piaga Della giustizia che sì li pilucca.
Page 545 - Ma vedi là un' anima che posta Sola soletta verso noi riguarda ; Quella ne 'nsegnerà la via più tosta. Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Page 738 - Greci, tutta piena di linee e di profili così nel musaico come nelle pitture; la qual maniera scabrosa goffa ed ordinaria avevano, non mediante lo studio, ma per una...
Page 596 - Cerchi, per farli trascorrere nella briga; e trascorrendo il cavallo, lanciò il dardo, il quale andò in vano. Era quivi, con messer Corso, Simone suo figliuolo, forte e ardito giovane, e Cecchino de...
Page 596 - Uno giovane gentile, figliuolo di messer Cavalcante Cavalcanti, nobile cavaliere, chiamato Guido, cortese e ardito, ma sdegnoso e solitario e intento allo studio, nimico di messer Corso, avea più volte deliberato offenderlo.
Page 598 - Colui , eh' attende là ( Virgilio ) , per qui mi mena , Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno . Quella voce ebbe muove dubbio nel padre , che il figli» sia morto ; ne interroga Dante ; questi esita a rispondere , il padre per dolore si nasconde di nuovo dentro la tomba in cui stava racchiuso : Di subito drizzato gridò : come Dicesti , egli ebbe ? non viv...
Page 39 - E gì' infiammati infiammar si Augusto, Che i lieti onor tornare in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro, che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Page 740 - Credette Cimabue nella pintura Tener lo campo, ed ora ha Gioito il grido, Sì che la fama di colui oscura. Così ha tolto 1' iino all' altro Guido La gloria della lingua; e forse è nato Cbi l'uno e l'altro caccerà di nido.
Page 600 - E fu questo cavaliere padre di Guido Cavalcanti, uomo costumatissimo e ricco e d'alto ingegno, e seppe molte leggiadre cose fare meglio che alcun...

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