Annotazioni filologiche ed estiche sull'egloghe di Virgilis. (etc.)

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Basilio Baseggio, 1853 - 99 pages
 

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Page 13 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Page 47 - Che da' legami sciolta Nuda salisti ne' superni chiostri, Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi schernendo i pensier nostri, Quasi un bel sol ti mostri Tra li più. chiari spirti ; E coi...
Page 93 - Venivano i bifolchi, venivano i pastori di pecore e di capre, insieme con li paesani delle vicine ville, credendo me essere uscito del senno, come già era, e tutti con pietà grandissima dimandavano qual fosse la cagione del mio dolore ; ai quali io...
Page 73 - nfin ad or ti sveglio. Ei nacque d'ozio, e di lascivia umana, Nudrito di pensier dolci e soavi , Fatto signor e Dio da gente vana . Qual è morto da lui; qual con più gravi Leggi mena sua vita aspra ed acerba , Sotto mille catene, e mille chiavi . Quel, che 'n sì signorile, e sì superba Vista vien prima , è Cesar che 'n Egitto Cleopatra legò tra...
Page 13 - Amor ; ch' ogni segnato calle Provo contrario alla tranquilla vita . Se 'n solitaria piaggia, rivo, o fonte, Se 'n fra duo poggi siede ombrosa valle , Ivi s' acqueta l' alma sbigottita ; E , com' Amor la 'nvita , Or ride , or piagne , or teme , or s' assicura ; E '1 volto, che lei segue, ov...
Page 27 - ... oltra di ciò un nappo nuovo di faggio con due orecchie bellissime del medesimo legno , il quale da ingegnoso artefice lavorato tiene nel suo mezzo dipinto il rubicondo Priapo , che strettissimamente abbraccia una Ninfa , ed a mal grado di lei la vuoi baciare : onde quella d...
Page 37 - Secol si rinnova, Torna giustizia e primo tempo umano : E progenie discende dal Ciel nova. Per te Poeta fui, per te Cristiano : Ma perchè veggi me' ciò ch' io disegno, A colorar distenderò la mano. Già era il mondo tutto quanto pregno Della vera Credenza, seminata Per li messaggi dell...
Page 38 - Valli vicine, e rupi, cipressi, alni, et abeti, porgete orecchie a le mie basse rime; e non teman de' lupi gli agnelli mansueti; ma torni il mondo a quelle usanze prime. Fioriscan per le cime i cerri in bianche rose; e per le spine dure pendan l'uve mature: suden di mei le querce alte e nodose; e le fontane intatte corran di puro latte.
Page 85 - Or qual canterò io, che n'ho ben cento? Quella del Fier tormento? O quella che comincia: Alma mia bella?
Page 70 - Nell' ora credo , che dell' oriente Prima raggiò nel monte Citerea, Che di fuoco d...

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