Annotazioni filologiche ed estiche sull'egloghe di Virgilis. (etc.)Basilio Baseggio, 1853 - 99 pages |
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æther Alceo amanti Aminta amore anima ANNOTAZIONI Apollo arbori Arcadia Aretusa armenti atque Atto avea Bacco bella bellezza bellissima Berini bifolchi cælo candida canto capre capretti Carme carmina Catullo cera ch'io Chioma di Berenice cicade cielo colla Coridone cothurno credo crudele cuore Dafni Dameta Damone dice dolce dolore Egloga EGLOGHE DI VIRGILIO Epodon faggio fiere figliuola fiori fiume fronde Galatea Gallo giovenchi gitta Giunone hæc Idilio Idilio VIII imitazione l'Ongaro leggiadra lupi Melibeo Menalca meraviglia mihi molle monti Mopso Musa Ninfa nome nunc nuova Orazio Ovidio parole pasce Pasifae pastorale pastori pecore Petrarca piante Plinio poeta Pollione pomi Priapo Properzio Prosa VIII pure quæ quid sacro sæpe Sannazzaro Sannazzaro nella Prosa Scavi di Salona selve sentimento sidera Sileno soave soavità suono tantum Tasso Teocrito tibi Tibullo Tirsi Titiro turali vede versi Virg Virgilio vuole zampogna
Popular passages
Page 13 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Page 47 - Che da' legami sciolta Nuda salisti ne' superni chiostri, Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi schernendo i pensier nostri, Quasi un bel sol ti mostri Tra li più. chiari spirti ; E coi...
Page 93 - Venivano i bifolchi, venivano i pastori di pecore e di capre, insieme con li paesani delle vicine ville, credendo me essere uscito del senno, come già era, e tutti con pietà grandissima dimandavano qual fosse la cagione del mio dolore ; ai quali io...
Page 73 - nfin ad or ti sveglio. Ei nacque d'ozio, e di lascivia umana, Nudrito di pensier dolci e soavi , Fatto signor e Dio da gente vana . Qual è morto da lui; qual con più gravi Leggi mena sua vita aspra ed acerba , Sotto mille catene, e mille chiavi . Quel, che 'n sì signorile, e sì superba Vista vien prima , è Cesar che 'n Egitto Cleopatra legò tra...
Page 13 - Amor ; ch' ogni segnato calle Provo contrario alla tranquilla vita . Se 'n solitaria piaggia, rivo, o fonte, Se 'n fra duo poggi siede ombrosa valle , Ivi s' acqueta l' alma sbigottita ; E , com' Amor la 'nvita , Or ride , or piagne , or teme , or s' assicura ; E '1 volto, che lei segue, ov...
Page 27 - ... oltra di ciò un nappo nuovo di faggio con due orecchie bellissime del medesimo legno , il quale da ingegnoso artefice lavorato tiene nel suo mezzo dipinto il rubicondo Priapo , che strettissimamente abbraccia una Ninfa , ed a mal grado di lei la vuoi baciare : onde quella d...
Page 37 - Secol si rinnova, Torna giustizia e primo tempo umano : E progenie discende dal Ciel nova. Per te Poeta fui, per te Cristiano : Ma perchè veggi me' ciò ch' io disegno, A colorar distenderò la mano. Già era il mondo tutto quanto pregno Della vera Credenza, seminata Per li messaggi dell...
Page 38 - Valli vicine, e rupi, cipressi, alni, et abeti, porgete orecchie a le mie basse rime; e non teman de' lupi gli agnelli mansueti; ma torni il mondo a quelle usanze prime. Fioriscan per le cime i cerri in bianche rose; e per le spine dure pendan l'uve mature: suden di mei le querce alte e nodose; e le fontane intatte corran di puro latte.
Page 85 - Or qual canterò io, che n'ho ben cento? Quella del Fier tormento? O quella che comincia: Alma mia bella?
Page 70 - Nell' ora credo , che dell' oriente Prima raggiò nel monte Citerea, Che di fuoco d...