Saggi critici

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D. Morano, 1876 - 320 pages
 

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Popular passages

Page 223 - Da questa parte cadde giù dal Cielo : E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fé...
Page 189 - S' essere in carità è qui necesse, E se la sua natura ben rimiri. Anzi è formale ad esto beato esse Tenersi dentro alla divina voglia, • Per eh' una fansi nostre voglie stesse. Sì che, come noi sem di soglia in soglia Per questo regno, a tutto il regno piace, Com...
Page 189 - Frate, la nostra volontà quieta Virtù di carità , che fa volerne Sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta.
Page 232 - La lotta della Chiesa col potere civile, con l'arte, con la scienza, con la libertà, con la religione stessa, le quali pretendono ed hanno gran parte di divino: questa gran lotta che dura da otto secoli, e che è stata ed è più viva e più grande in Italia sede dei Papi e centro...
Page 259 - Vien poi Tancredi, e non è alcun fra tanti, Tranne Rinaldo, o feritor maggiore, O più bel di maniere e di sembianti, O più eccelso ed intrepido di core. S
Page 61 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni : almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Page 54 - Et tu mourus aussi. Seul, l'âme désolée, Mais toujours calme et bon, sans te plaindre du sort, Tu marchais en chantant dans ta route isolée. L'heure dernière vint, tant de fois appelée. Tu la vis arriver, sans crainte et sans remord, Et tu goûtas enfin le charme de la mort.
Page 83 - Italia e dell' antica civiltà, poi quella delle illusioni pubbliche e delle individuali, e poi finalmente il fato, la necessità e la morte. Alla prima specie appartengono più particolarmente i primi sei canti di questa edizione, alla seconda i successivi venti, alla terza gli altri; e tutti appartengono al luttuoso genere di tutte. Il Mezzodì ricercato, nella profondità de...
Page 54 - Telle fut la vigueur de ton sobre génie, Tel fut ton chaste amour pour l'âpre vérité, Qu'au milieu des langueurs du parler d'Ausonie Tu dédaignas la rime et sa molle harmonie, Pour ne bisser vibrer sur ton luth irrité Que l'accent du malheur et de la liberté.
Page 163 - Ma non accade lo stesso nell' arte cristiana. Il poeta intimamente cristiano procede con una certa scelta e misura, perché ubbidisce, più o meno consapevole, alla sua fede. Per essa, non essendo un mistero il di là del mondo e della morte , la vita e la storia nostra perdono tanta parte del loro valore: o, per dir meglio , il loro valore è sempre relativo , e cresce non a misura della intensità delle passioni , ma a misura che esso si coordina e subordina più perfettamente a principii e fini...

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