Manuale della letteratura del primo secolo della lingua italiana, Volume 1

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Magheri, 1837 - 468 pages
 

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Page 214 - Ma di' s' io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donne, eh' avete intelletto d' Amore. Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo Che il Notaro, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Page 79 - Amore, veramente pigliando e sottilmente considerando, non è altro, che unimento spirituale dell' anima e della cosa amata; nel quale unimento di propria sua natura l' anima corre tosto o tardi, secondochè è libera o impedita.
Page 53 - ... è del rimanente non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
Page 215 - Gesù, la cui sagrata morte, per liberarci dalle infernal porte, tolse 1' error del primo nostro padre, risguarda Amor con saette aspre e quadre, a che strazio m' adduce ed a qual sorte. Madre pietosa, a noi cara consorte, ritraine dal seguir sue turbe e squadre. Infondi in me di quel divino amore che tira 1' alme nostre al primo loco, si ch' io disciolga 1' amoroso nodo. Cotal rimedio ha questo aspro furore, tal acqua suole spegner questo foco, come d' asse si trae chiodo con chiodo.
Page 76 - Sol la faccia gentil cosa. Poi che n' ha tratto fuore Per sua forza lo Sol ciò...
Page 98 - L'animo, ch'è creato ad amar presto, ad ogni cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, sì che l'animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver di lei si piega, quel piegare è amor, quell'è natura che per piacer di novo in voi si lega.
Page 1 - E lo primo, che cominciò a dire siccome poeta volgare, si mosse però che volle fare intendere le sue parole a donna, alla quale era malagevole ad intendere i versi latini. E questo è contro a coloro che rimano sopra altra materia che amorosa; conciossiacosaché cotal modo di parlare fosse dal principio trovato per dire d
Page 79 - Sendo l'anima mia a lui davanti: Lo ciel passasti, e fino a me venisti, E desti in vano amor, me per sembianti; Ch' a me convien la laude, E alla Reina del regnarne degno, Per cui cessa ogni fraude.
Page 58 - E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia che giace Ancor del colpo che 'nvidia le diede.
Page 79 - Ch' ogni occulto pensero Tira in mezzo la fronte, ov' altri 'I vede: Che mortal cosa amar con tanta fede, Quanta a Dio sol per debito conviensi, Più si disdice a chi più pregio brama. E questo ad alta voce anco richiama La ragione sviata dietro ai sensi: Ma perché l'oda, e pensi Tornare, il mal costume oltre la spigne, Ed agli occhi dipigne Quella che sol per farmi morir nacque, Perch' a me troppo ed a se stessa piacque.

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