La divina commedia, Volume 21921 |
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19 CANTO aere alcun Allor altra ançi anima appresso Arno assai avea Barbariccia bolgia CANTO DECIMO CANTO OTTAVO CANTO SESTO CANTO SETTIMO CANTO VENTESIMO carta Cerbero cerchio d'Inferno chè ciascun ciel CODICE MORGAN color colui convien copista cotal cotanto Dante DANTE ALIGHIERI destra dimmi dinançi disio dissi divina Divina Commedia dolenti dolor driççò duca duol elli fece fiera figliuol Flegiàs foco força fummo gente Gerion giron giuso gran gridò guarda Inferno innançi J. P. MORGAN Jacopo Rusticucci l'altro lagrime lasso levò loco meçço medesimo mondo morte occhi omai parea parlar parole passo peccator pena petto piangendo pianto piè poçço poco Poeta poscia pria quei quivi recto rispuose Rubicante sança sangue scoglio sì ch soçça sovra sperança spirto terço terra tosto tratta trista veder vedi vedrai veggio venimmo verso viçio vidi viso volse vòlto volve
Popular passages
Page 12 - Maestro, il senso lor m' è duro. Ed egli a me, come persona accorta : « Qui si convien lasciare ogni sospetto : Ogni viltà convien che qui sia morta. Noi siam venuti al luogo ov' io t' ho detto Che tu vedrai le genti dolorose i8 Ch' hanno perduto il ben dello intelletto.
Page 2 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page xvii - Avete il vecchio e il nuovo Testamento, E il pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Page 24 - Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta.
Page 48 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D* una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.
Page 26 - Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta ; e il modo ancor m'offende.
Page 98 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 51 - E' par che voi veggiate, se ben odo, Dinanzi quel che il tempo seco adduce, E nel presente tenete altro modo. Noi veggiam, come quei ch' ha mala luce, Le cose, disse, che ne son lontano ; Cotanto ancor ne splende il sommo Duce: Quando s' appressano, o son, tutto è vano Nostro intelletto ; e s' altri nol ci apporta, Nulla sapem di vostro stato umano.
Page 63 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco, Non rami schietti, ma nodosi e involti, Non pomi v
Page 50 - Ed io a lui: Da me stesso non vegno. Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.