Della ragione giuridica dei popoli d'Italia

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Tip. della Sirena, 1860 - 118 pages
 

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Popular passages

Page 84 - Se io mi trascoloro, Non ti maravigliar; chè, dicend' io, Vedrai trascolorar lutti costoro. Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, ll luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca, Del sangue e della puzza, onde il perverso, Che cadde di quassù, laggiù si placa. Di quel color, che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 75 - Soleva Roma, che il buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo.
Page 84 - Nè che le Chiavi, che mi fur concesse, Divenisser segnacolo in vessillo Che contra i battezzati combattesse. Nè ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci, Ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Page 56 - Per 1' altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Page 61 - E se non fosse, che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi. Di voi, pastor...
Page 62 - Se il mondo si rivolse al Cristianesmo, Diss' io, senza miracoli, quest' uno È tal, che gli altri non sono il centesmo ; Ché tu entrasti povero e digiuno In campo, a seminar la buona pianta, Che fu già vite, ed ora é fatta pruno. Finito questo, l' alta Corte santa Risonò per le spere un : Deo laudamo, Nella melode che lassù si canta E quel Baron che sì di ramo in ramo, Esaminando, già tratto m...
Page 26 - Ben puoi veder che la mala condotta È la cagion che il mondo ha fatto reo, E non natura che in voi sia corrotta.
Page 28 - S' è poi tanto ingegnato, Ch' al corpo sano ha procurato scabbia. Or dentro ad una gabbia Fere selvagge e mansuete gregge S' annidali, sì che sempre il miglior geme. Ed è questo del seme, Per più dolor, del popol senza legge, Al qual, come si legge, Mario aperse...
Page 87 - Pose a tanto patir senz'altro frutto; Solo per cui talvolta, Non alla gente stolta, al cor non vile La vita della morte è più gentile.

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