L'assiuolo: commedia e saggio di proverbjG. Daelli, 1863 - 145 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
acciocchè alcuni anco andare apri avete bella bergolo bisogno Boccaccio buona canchero casa Cecchi certi ch'e ch'io chè chiama chiavistello comici commedia commedia dell'arte cotesto credo Decamerone diavolo dice Dicesi donne dottore dubitate faceva fanno fare fate Fiacchi figliuolo fiorentini Firenze fusse GIAN Giannella GIOR Giorgetto GIOVAN MARIA CECCHI giuggiole Giuntone gran guardia innamorato l'Assiuolo Lasca lettera letto Lezione lingua m'ha maccatelle madonna Agnola madonna Anfrosina madonna Oretta madonna Verdiana madonna Violante male Mandragola messer Ambrogio messer Giulio messer Rinuccio Molière munistero notte nuova Oimè ORET Orsù padrone panni pazzo pentacoli persona piglia Pisa Plauto pollo pesto possa PROVERBJ TOSCANI Ribobolo s'io sarà SCENA seco sentito Serdonati Serra l'uscio serva sorella stare stasera stiacci stocco tornare Tortoli tosto travestita trova Uguccione uscio vecchio vedere vegga venite vizj Vocab voglia volete vuol dire zugo
Popular passages
Page 34 - E bench'io parli con voi di supponere, Le mie supposizioni però simili Non sono a quelle antique, che Elefantide In diversi atti e forme e modi varii . '' Lasciò dipinte ; 1 e che poi rinnovate si Sono a...
Page 10 - ... re, o de' pochi, perciocchè o esso tiranno oi re oi suoi cortigiani oi pochi, sì come conosciuti e per la possanza prendendosi ogni licenza di fare e di dire contro le leggi e il dovere, sarebbono soggetto e segno, al quale ferirebbe tuttavia l'arco della commedia.
Page 11 - Com'ella fosse o albergo o spedale, La gente come sia, vile e plebea, II che non vuoi mai far donna Tragedia. Non è ristretta a casi; che gli toglie E lieti e mesti, profani e di chiesa, Civili, rozzi, funesti e piacevoli. Non tien conto di luogo; fa il proscenio Ed in Chiesa e in piazza e in ogni luogo; Non di tempo; onde s'ella non entrasse In un di, lo terrebbe in due e in tre. Che importa! E in somma eli' è la più piacevole E più accomodata forosozza, E la più dolce che si trovi al mondo.
Page 121 - ... avessi a condurre, per riguidarlo a casa, ad avere in abito d' uomo sulle quattro ore a scalar le mura dell'orto per uscir di casa, andar per Pisa travestita, entrare per le case altrui, e farmi forse tenere quella che io non fui mai, nè mai ebbi intenzione d'essere.
Page 12 - VS l'ara inteso: né come una delle Commedie fosse composta da un fanciullo, recitata da fanciulli, che forse fecero vergogna alii provetti : e certissimo recitarono miracolosamente : e fu pur troppo nuova cosa vedere vecchiettini lunghi un palmo servare quella gravita, quelli gesti così severi, parasiti, e ciò che fece mai Menandro.
Page 72 - Sopra (vedi pag. 68, nota 4) ho riferito l' origine di questo proverbio, come la dà il Serdonati; or non sarà discaro al lettore udirla secondo il Cecchi stesso. Gl' impacci del Rosso. Questi fu uno che sendo sul carro per andarsi a impiccare per solenne ladro, e sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello, e lo pregò che da sua parte dicesse ai Signori...
Page 63 - Fango. È terra della strada mescolata con acqua ma alquanto soda. Abbiamo queste voci che tutte importano terra me>scolata con acqua : Belletta, che è quella che lascia il fiume quando vien grosso; e che seccandosi poi screpola e si apre: Mota che è quella che è per le strade il verno liquida come il savore : Fango quello eh...
Page 96 - Madonna Verdiana, i giovani trovano chi gli tien forniti. Anch'io quando i' do un consiglio, torrei dieci scudi se quel tal me gli desse; e dandomene un mezzo, lo piglio. /Tutte le lasciate sono perdute, e massime in queir arti dove non si mette se non passi e parole.
Page 37 - E diciamo lingua italiana, perché non v'ha forse autore che, rimanendo prettissimo fiorentino, sia pur tanto italiano. Noi parlammo con italiani di varie patrie, e tutti vi riconoscono i lor diri purgati dalla ruggine e dalle svenevolezze dei dialetti. Gentile come il Petrarca, il Cecchi elesse gli stami più delicati e insieme più tenaci della nostra lingua, unico fiore, di cui son foglie le varie parlature d'Italia. Ond'è che il suo stile, con alcuni accorti spezzamenti o semplificamenti, con...
Page 144 - ... io ho. Ma vieni meco in casa messer Ambrogio, là dove è ancora messer Rinuccio mio; quivi vedrai e udirai in che beatitudine noi siamo tutt'a duoi. Giorgetto - Oh è la strada in casa il dottore sicura? Giulio - Sicurissima, arcisicura. Giorgetto - Oh il Giannella? e' chiavistelli? Giulio - Levato via ogni cosa: il dottore ha fatto come il villano che, perduti e' buoi, quando egli arebbe a porre le guardie, e