L'assiuolo: commedia e saggio di proverbj

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G. Daelli, 1863 - 145 pages
 

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Page 34 - E bench'io parli con voi di supponere, Le mie supposizioni però simili Non sono a quelle antique, che Elefantide In diversi atti e forme e modi varii . '' Lasciò dipinte ; 1 e che poi rinnovate si Sono a...
Page 10 - ... re, o de' pochi, perciocchè o esso tiranno oi re oi suoi cortigiani oi pochi, sì come conosciuti e per la possanza prendendosi ogni licenza di fare e di dire contro le leggi e il dovere, sarebbono soggetto e segno, al quale ferirebbe tuttavia l'arco della commedia.
Page 11 - Com'ella fosse o albergo o spedale, La gente come sia, vile e plebea, II che non vuoi mai far donna Tragedia. Non è ristretta a casi; che gli toglie E lieti e mesti, profani e di chiesa, Civili, rozzi, funesti e piacevoli. Non tien conto di luogo; fa il proscenio Ed in Chiesa e in piazza e in ogni luogo; Non di tempo; onde s'ella non entrasse In un di, lo terrebbe in due e in tre. Che importa! E in somma eli' è la più piacevole E più accomodata forosozza, E la più dolce che si trovi al mondo.
Page 121 - ... avessi a condurre, per riguidarlo a casa, ad avere in abito d' uomo sulle quattro ore a scalar le mura dell'orto per uscir di casa, andar per Pisa travestita, entrare per le case altrui, e farmi forse tenere quella che io non fui mai, nè mai ebbi intenzione d'essere.
Page 12 - VS l'ara inteso: né come una delle Commedie fosse composta da un fanciullo, recitata da fanciulli, che forse fecero vergogna alii provetti : e certissimo recitarono miracolosamente : e fu pur troppo nuova cosa vedere vecchiettini lunghi un palmo servare quella gravita, quelli gesti così severi, parasiti, e ciò che fece mai Menandro.
Page 72 - Sopra (vedi pag. 68, nota 4) ho riferito l' origine di questo proverbio, come la dà il Serdonati; or non sarà discaro al lettore udirla secondo il Cecchi stesso. Gl' impacci del Rosso. Questi fu uno che sendo sul carro per andarsi a impiccare per solenne ladro, e sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello, e lo pregò che da sua parte dicesse ai Signori...
Page 63 - Fango. È terra della strada mescolata con acqua ma alquanto soda. Abbiamo queste voci che tutte importano terra me>scolata con acqua : Belletta, che è quella che lascia il fiume quando vien grosso; e che seccandosi poi screpola e si apre: Mota che è quella che è per le strade il verno liquida come il savore : Fango quello eh...
Page 96 - Madonna Verdiana, i giovani trovano chi gli tien forniti. Anch'io quando i' do un consiglio, torrei dieci scudi se quel tal me gli desse; e dandomene un mezzo, lo piglio. /Tutte le lasciate sono perdute, e massime in queir arti dove non si mette se non passi e parole.
Page 37 - E diciamo lingua italiana, perché non v'ha forse autore che, rimanendo prettissimo fiorentino, sia pur tanto italiano. Noi parlammo con italiani di varie patrie, e tutti vi riconoscono i lor diri purgati dalla ruggine e dalle svenevolezze dei dialetti. Gentile come il Petrarca, il Cecchi elesse gli stami più delicati e insieme più tenaci della nostra lingua, unico fiore, di cui son foglie le varie parlature d'Italia. Ond'è che il suo stile, con alcuni accorti spezzamenti o semplificamenti, con...
Page 144 - ... io ho. Ma vieni meco in casa messer Ambrogio, là dove è ancora messer Rinuccio mio; quivi vedrai e udirai in che beatitudine noi siamo tutt'a duoi. Giorgetto - Oh è la strada in casa il dottore sicura? Giulio - Sicurissima, arcisicura. Giorgetto - Oh il Giannella? e' chiavistelli? Giulio - Levato via ogni cosa: il dottore ha fatto come il villano che, perduti e' buoi, quando egli arebbe a porre le guardie, e

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