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G. Silvestri, 1827 - 283 pages
 

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Page 188 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata...
Page 250 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s'argomentava di sanare, provvide (poiché né il mio, né l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. E...
Page 138 - E però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può della sua loquela in altra trasmutare senza rompere tutta sua dolcezza e armonia.
Page 251 - Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s' avea. E udendo ancora che Tullio scritto avea un altro libro, nel quale, trattando dell'Amistà, avea toccate parole della consolazione di Lelio, uomo eccellentissimo, nella morte di Scipione amico suo, misimi a leggere quello. E avvegnachè duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza, finalmente v...
Page 122 - ... ha cominciato ad essere commosso, egli vuole per natura sua non essere più interrotto, ed anzi vuol che la commozione sua crescendo sempre all'ultimo termine della favola rapidamente lo conduca; ammesse queste cose, io credo che un pubblico...
Page 251 - ... un altro libro, nel quale, trattando dell'amistà, avea toccate parole della consolazione di Lelio, uomo eccellentissimo, nella morte di Scipione, amico suo, misimi a leggere quello. E avvegnaché duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza, finalmente v'entrai tant'entro, quanto l'arte di grammatica ch'io aveva e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose, quasi come sognando, già vedea; siccome nella Vita Nuova si può vedere. E siccome esser suole, che l'uomo va...
Page 230 - Molinari, intiere in quelle secondo la ediz. del 1814 e del 22. « Ma fra tanto studio che intorno vi hanno posto i migliori nostri, fra tante cure di tipografi eziandio diligentissimi, è poi vero che le Stanze del Poliziano vadano affatto scevre da errore ? Io non 'vorrei che mi facessero reo di presunzione confessando sinceramente che a me non pare.
Page 31 - Passi inerte la lingua, il pensier tardo, Un sottil foco va di vena in vena, Fischian gli orecchi, mi si appanna il guardo, E veggo appena. Un gelido sudor tutta m'inonda, Mi trema il cor, rabbrivida ogni membro, Mancami il fiato, e pallida qual fronda Morta rassembro.

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