Lirica italiana nel cinquecento e nel seicento fino all' Arcadia: Novissima scelta di rime illustrate con piu di cento riproduzioni di pitture, sculture, miniature, incisioni e melodie del tempo e con note dichiarativeL.S. Olschki, 1909 - 452 pages |
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Alinari fot Amore Andrea Calmo Antonio appr ballo bella bergamasco seconda metà Bibl Bologna canto canzone Canzonette ch'io chè ciel Claudio Monteverde Costanzo Festa d'amor d'ignoto del sec d'ogni desio dice diletto dolce dolore donna dormi Ferrari Figlio fiorentino prima metà fiori Firenze foco Francesca Caccini Francesco Francesco Redi Frottole fuggir Gabriello Chiabrera giorno Giovanni gran ignoto incisione inedite l'alma Lamento lasso Lauda spirituale libro lieta Lorenzo lucciola madrigali Maria metà del sec Michelangelo Buonarroti mille mondo morire morte musica napoletano nova occhi ognor oimè omai Ottavio Rinuccini pastorella pensier petto piangendo pianto piè pietà Pietro pittore Poesie Raffaello Sanzio Rime rosa santa Sassoferrato Severino Ferrari Signor soave Sonetti sonno sospiri stampata stelle Strozzi terra TIZIANO VECELLIO Torquato Tasso trova vago veggio Venetia Venezia Venzone villanella Vittoriosa Gatta viva vuol la gata
Popular passages
Page 419 - No me mueve, mi Dios, para quererte, el cielo que me tienes prometido, ni me mueve el infierno tan temido para dejar por eso de ofenderte.
Page 419 - Muéveme, en fin. Tu amor, y en tal manera que aunque no hubiera cielo yo Te amara y aunque no hubiera infierno Te temiera. No me tienes que dar porque Te quiera; pues aunque lo que espero no esperara lo mismo que Te quiero Te quisiera.
Page 229 - E fiera in tana ancor con miglior legge: Lor la natura regge, E pure e dolci e fresche Lor porge l'acque il fonte, E '1 prato e '1 colle e '1 monte Non infette, salubri e facili esche, E '1 ciel libero e l'aura Lor luce e spira, e lor scalda e ristaura.
Page 167 - ITALIA, Italia, o tu, cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
Page 225 - Sassel la glor1osa alma sirena, appresso il cui sepolcro ebbi la cuna : così avuto v'avessi o tomba o fossa a la prima percossa ! Me dal sen de la madre empia fortuna pargoletto divelse. Ah! di quei baci, ch'ella bagnò di lagrime dolenti, con sospir mi rimembra e de gli ardenti preghi che se 'n portar l'aure fugaci : ch' io non dovea giunger più volto a volto fra quelle braccia accolto con nodi così stretti e sì tenaci.
Page 307 - Sento in quel fondo gracidar la rana, indizio certo di futura piova: canta il corvo importuno, e si riprova la foliga a tuffarsi alla fontana. La vaccherella in quella falda piana gode di respirar dell'aria nuova, le nari allarga in alto, e si le giova aspettar l'acqua che non par lontana.
Page 26 - Quando awien che un zefiretto per diletto bagni il pie nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena; noi diciam che ride il mare. Se giammai tra fior vermigli, se tra gigli veste l'alba un aureo velo; e su rote di zaffiro move in giro; noi diciam che ride il ciclo.
Page 226 - ... casi e de' dolori in me rendè l'acerbità de gli anni. L'egra spogliata sua vecchiezza ei danni narrerò tutti. Or che non sono io tanto ricco de...
Page 387 - Veggio co' be' vostr'occhi un dolce lume che co' mie ciechi già veder non posso; porto co' vostri piedi un pondo addosso, che de' mie zoppi non è già costume. Volo con le vostr'ale senza piume; col vostro ingegno al ciel sempre son mosso; dal vostro arbitrio son pallido e rosso, freddo al sol, caldo alle più fredde brume. Nel voler vostro è sol la voglia mia, i miei pensier nel vostro cor si fanno, nel vostro fiato son le mie parole. Come luna da...
Page 225 - Figlio picciolo sì, ma glorioso, E di nome più chiaro assai che d'onde, Fugace peregrino A queste tue cortesi amiche sponde Per sicurezza vengo e per riposo. L'alta Quercia che tu bagni e feconde Con dolcissimi umori, ond...