L'osservatore fiorentino sugli edifizj della sua patria, Volumes 5-6Presso Gaspero Ricci, 1821 |
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acque Acquedotto alcuni allora altre anco Anfiteatro anno antico Arno avea avean bella Bernardo Cennini bianco Borghini braccia canto casa cavallo celebre chiama Chiesa Cimabue circa citato Città Cittadini colla Coluccio Salutati Cosimo Cosimo III Croce d'ariento d'oro detto dice dipiù doppo Duca ebbe erano essendo fabbrica famiglia fece festa Fiesole Fior Fiorentini fiorini Firenze fiume Francesco furon Galleria Ghibellino giorno Giovanni Giuseppe Del Rosso Gonfaloniere gran Granduca Granduca di Toscana Guelfa Inquisizione l'anno legge libbre Loggia Longobardi Lorenzo Lorenzo Ghiberti luogo maggior Magistrato mano maraviglia marmo medesima Medici mente mezzo MONASTERO DELLE MURATE Nazione nome nuovo once ordine Palazzo PALAZZO DEL BARGELLO panni passato piazza piccoli Piero pietre pittura popolo porta principio pubblico Pulci quà quegli quivi rammenta Repubblica Romani rosso secolo servito siasi Signori sino sorgenti stra tale Toscana tratto trova ufizio Vedi Vescovo vestiti Zecca zione دو
Popular passages
Page 84 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona : Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura: Non avea case di famiglia vote; Non v...
Page 84 - Non faceva, nascendo, ancor paura / la figlia al padre, che '1 tempo e la dote / non fuggien quinci e quindi la misura. / Non avea case di famiglia vote; / non v'era giunto ancor Sardanapalo / a mostrar ciò che 'n camera si puote. / Non era vinto ancora Montemalo / dal vostro Uccellatolo, che, com'è vinto / nel montar su, così sarà nel calo.
Page 52 - Firenze a una stufa ; e quivi messolo in una stanza caldissima, con acqua fredda, con aceto e con malvagia e altri suoi argomenti, tanto lo spruzzò e stropicciollo, che finalmente lo fece rinvenire. Il quale, rinvenuto, stette più...
Page 51 - Brancazio era salito, voleva dare la pinta a una; ma si fermò, gridando a colui : aspetta, aspetta, che io impiccherò anche te; e per la fretta si lasciò cadere la zucca di mano, e cominciò a scender la scala , leggiera e destra come una gatta. Brancazio, udito la voce, e sentito il colpo della zucca in terra, e veggendo colei scender...
Page 52 - Era intanto, correndo, là venuto suo padre da molte persone accompagnato; il quale piangendo, fatto pigliare il corpo del figliuolo, e alla chiesa del Tempio portare, messolo in sul letto del prete, spogliar tutto lo fece, e molto ben guardare in ogni parte del corpo; onde uno medico, che vi era venuto in fretta, trovatolo alquanto caldo sotto la poppa manca, disse: - Costui è ancor vivo.
Page 115 - Che ser Anton seco ha suo cappellano. Per ogni loco e per ogni stagione Sempre la fida tazza seco porta; Non ti dico altro, sino a processione. E credo questa fia sempre sua scorta : Quando lui muterà paese o corte, Questa sarà...
Page 74 - Vallombrosa neve a iosa : venga pur da ogni bicocca neve in chiocca ; e voi, Satiri, lasciate tante frottole e tanti riboboli, e del ghiaccio mi portate Con alti picchi de...
Page 9 - ... figure. Quivi sono uomini a cavallo armeggiando; e quali sono pedoni con lance, e quali con palvesi correndo, e quali sono donzelle che danzano a rigoletto. In su essi sono scolpiti animali, e uccelli, e diverse ragioni d'alberi, pomi, e tutte cose che hanno a dilettare il vedere e il cuore.
Page 50 - ... ombra vana ? E questo detto, prese la via verso le forche, e camminando arditamente, là giunse in un tratto, e salì in sul pratello. Era in quel tempo in Firenze una femmina pazza, che si chiamava la Biliorsa; la quale, per disgrazia trovandosi la notte, come spesso era usata, fuor della città, e capitata quivi intorno vicino alla Giustizia, aveva cólto per que...
Page 183 - Ma il mondo cieco e ignorante non prezza le sue virtù, com' io vorrei vedere; e tu, Fiorenzia, della sua grandezza possiedi e sempre potrai possedere ; ogni costume ed ogni gentilezza, che si potessi acquistare o avere col senno, col tesoro e colla lancia dal nobil sangue, è venuto di Francia.