Iliade di Omero, Volume 2

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Stamperia francese, 1825 - 4 pages
 

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Page 28 - Il cor di tutte Cose alfin sente sazietà, del sonno, Della danza, del canto e dell'amore, Piacer più cari che il parlar di lingua; Ma sazietà di lingua il cor non sente; se non altro, il cuor degl'Italiani.
Page 260 - Preso alfin da spieiata ira, le gole Di dodici segò prestanti figli De' magnanimi Teucri, e, sulla pira Scagliandoli, destò del fuoco in quella L'invitto spirto struggitor, che il tutto Divorasse, e chiamò con dolorosi Gridi l'amico: Addio, Patróclo, addio Ne
Page 171 - D'acuta falce armati i segatori Mietean le spighe; e le recise manne Altre in terra cadeau tra solco e solco, Altre con vinchi le venian stringendo Tre legator da tergo, a cui festosi Tra le braccia recandole i fanciulli Senza posa porgean le tronche ariste. In mezzo a tutti colla verga in pugno Sovra un solco sedea del campo il sire, Tacito e lieto della molta messe. Sotto una quercia i suoi sergenti intanto Imbandiscon la mensa, ei lombi curano D'un immolato bue, mentre le donne Intente a mescolar...
Page 245 - Patroclo, in salvo ti credesti, e nullo Terror ti prese del lontano Achille. Stolto! restava sulle navi al mio Trafitto amico un vindice, di molto Più gagliardo di lui: io vi restava, 10 che qui ti distesi.
Page 241 - Nuovo al petto vigor non gli porgea Propizio Apollo, e nuova lena al piede ? Accennava col capo il divo Achille Alle sue genti di non far co' dardi Al fuggitivo offesa , onde veruno , Ferendolo , 1' onor non gli precida Del primo colpo.
Page 168 - Orsa Che pur Plaustro si noma. Intorno al polo Ella si gira ed Orion riguarda , Dai lavacri del mar sola divisa. Ivi inoltre scolpite avea due belle Popolose città. Vedi nell
Page 169 - Chiedeano entrambi, ei testimon produrre. In due parti diviso era il favore Del popolo fremente, ei banditori Sedavano il tumulto. In sacro circo Sedeansi i padri su polite pietre; E, dalla mano degli araldi preso 11 suo scettro ciascun, con questo in pugno Sorgeano, e l'uno dopo l'altro in piedi Lor sentenza dicean.
Page 245 - II collo trapassò , ma non offese Della voce le vie , si che precluso Fosse del tutto alle parole il varco. Cadde il ferito nella sabbia , e altero Sclamò...
Page 254 - Ma fra tutti piagnea dirottamente Achille^ e poste le omicide mani Dell'amico sul cor: Salve, dicea; Salve, caro Patróclo, anco sotterra. Tutto io voglio compir che ti promisi. D'Ettore il corpo al'tuo pie strascinato Farò pasto de' cani, e alla tua pira Dodici capi troncherò d'eletti Figli de
Page 251 - Da' suoi compagni è l'orfanello; ei porta Ognor dimesso il volto, e lagrimosa La smunta guancia. Supplice indigente Va del padre agli amici, e all'uno il saio, Tocca all'altro la veste. Il più pietoso Gli accosta alquanto il nappo, e il labbro bagna, Non il palato. Ed altro tal, che lieto Va di padre e di madre, alteramente Dalla mensa il ributta, e lo percote, E villano gli grida: Sciagurato!

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