La Rassegna nazionale, Volume 151Ufizio del Periodico, 1906 |
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Popular passages
Page 594 - Canzone, uccella con le bianche penne; canzone, caccia con li neri veltri, che fuggir mi convenne, ma far mi poterian di pace dono. Però...
Page 98 - Così fec' io con atto e con parola, Per apprender da lei qual fu la tela Onde non trasse insino al co la spola. Perfetta vita ed alto merto inciela Donna più su...
Page 286 - Nella mia prima età, quando s'aspetta Bramosamente il dì festivo, or poscia Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, Premea le piume; ed alla tarda notte Un canto che s'udia per li sentieri Lontanando morire a poco a poco, Già slmilmente mi stringeva il core.
Page 296 - Quando al vespro del mio dì combattuto dilegueranno, io penserò che, vere, le avrei non meno dileguar veduto. Nel cuore sono due vanità nere l'ombra del sogno e l'ombra della cosa; ma questa è il buio a chi desia vedere, e quella il rezzo a chi stanco riposa».
Page 594 - E di venire a ciò io studio quanto posso , sì com' ella sa veracemente. Sicché, se piacere sarà di Colui per cui tutte le cose vivono , che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto d
Page 216 - Ma un dì con formidabile ruina Si squarcia il fianco dell'eccelsa mole, E roteando l'ascia adamantina II risorto titan s'affaccia al sole. Biondi i campi di spiche ei mira e denso D'arbori il giogo e il mar senz' alcun velo, E con un grido di letizia immenso Sveglia la terra e fa tremare il cielo.
Page 99 - Perché mille e mili' anni e più, novella Sentisse il mondo del tuo chiaro nome. Vattene in pace alla superna sede, E lascia all'altre esempio di tua fede.
Page 84 - Rimane, e l' altro alla mente non riede : Cotal son io, ché quasi tutta cessa Mia visione, ed ancor mi distilla Nel cor lo dolce che nacque da essa.
Page 228 - ... turbino i venti e l'aer fosco, oh dolce cosa passeggiar nel bosco sovra un tappeto di foglie appassite! 4 Oh come dolce e come triste! È l'ora che stanco il sol tra nugoli s'adagia: arde scenato il ciel; lume di bragia l'inviluppo de
Page 239 - La via finisce. Son giunto Al tacito limitare. Il giorno è quasi consunto, La luce sta per mancare. È dunque il giorno sì breve? SI fuggitiva la luce? — Sogno dell'aria, una lieve Nube nell'alto si sdruce. Son giunto. A qual destino? Per quali obliqui sentieri? Quando mi posi in cammino? Stasera?