Dante's Leben und Werke

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F. Mauke, 1852 - 463 pages
 

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Popular passages

Page 422 - E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te simigliante a quella inferma che non può trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma.
Page 431 - Ahi, Costantin, di quanto- mal fu matre , Non la tua conversion , ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre...
Page 420 - La tua città, che di colui è pianta, Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la 'nvidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore , C' ha disviate le pecore e gli agni , Perocché fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì , che pare a
Page 295 - Finis totius et partis esse posset et multiplex, scilicet propinquus et remotus ; sed, omissa subtili investigatione, dicendum est breviter quod finis totius et partis est removere viventes in hac vita de statu miserie et perducere ad statum felicitatis.
Page 320 - Ultima Cumaei venit jam carminis aetas ; Magnus ab integro saeclorum nascitur ordo. Jam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna : Jam nova progenies coelo demittitur alto. Tu modo nascenti puero, quo ferrea primum Desinet ac toto surget gens aurea mundo, Casta fave Lucina : tuus jam regnat Apollo.
Page 392 - Però ti son mostrate in queste rote, nel monte e nella valle dolorosa pur l'anime che son di fama note; che l'animo di quel ch'ode non posa, né ferma fede per esemplo, ch'aia la sua radice incognita e nascosa, né per altro argomento che non paia.
Page 453 - 1 poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra, sì che m'ha fatto per più anni macro, vinca la crudeltà che fuor mi serra del bello ovile ov'io dormi...
Page 432 - Di' oggimai che la Chiesa di Roma, Per confondere in se duo reggimenti, Cade nel fango, e se brutta e la soma.
Page 90 - Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo Che il Notaro, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Page 96 - Et ideo confutetur illorum stultitia qui, arte scientiaque immunes, de solo ingenio confidentes, ad summa summe canenda prorumpunt; et a tanta presumptuositate desistant; et si anseres natura vel desidia sunt, nolint astripetam aquilani imitali.

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