La Divina commedia di Dante Allighieri, Volume 3G. Schiepatti, 1864 - 190 pages |
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alcuna amore angeli anime appella Argonauti beati spiriti beatitudine Beatrice Bellincion Berti BIAG brama Buondelmonti Cacciaguida cagione carità Carlo Martello celeste cerchio ch'è ch'io Chè Chiesa ciascuna cielo cielo della Luna città colla colui conciossiachè conviene corpo cotal creata credi Dante desiderio detto dice dimanda dire disio divina dolce donna empireo Eneide equatore essendo esso eterna famiglia favella fece fede figlio figliuolo Firenze fiume fuoco gente Gesù Cristo ghibellini giro giustizia gloria gloriosa grado grazia guisa Iddio imagine intende intorno l'altro l'anima l'aquila lieto LomB luce lume Luna luogo maggior maraviglia Maria Vergine Marte medesimo mente mezzo mondo monte mortali natura NOTE AL CANTO occhi padre paradiso parlare parole perocchè pianeta Piccarda Pietro Platone Poeta poscia pria Purg Purgatorio quivi radiso raggio Rifeo segg segno sodisfare Spirito Santo splendore stella terra tosto umana veder vedi veggio vidi virtù vista viva
Popular passages
Page 43 - Per lo regno mortal ch' a lui soggiace , Diventa in apparenza poco e scuro, Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro ; Che la viva giustizia che mi spira, Li concedette in mano a quel ch...
Page 137 - La contingenza che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista '1 tempo che ti s
Page 43 - Ch' io accusai di sopra , e de' lor falli , Che son cagion di tutti i vostri mali . L...
Page 76 - Lo ministro maggior della natura, Che del valor del cielo il mondo imprenta, E col suo lume il tempo ne misura...
Page 181 - O gloriose stelle, o lume pregno / di gran virtù, dal quale io riconosco / tutto, qual che si sia, il mio ingegno, // con voi nasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch'è padre d'ogne mortai vita, / quand'io senti...
Page 41 - Poi, presso al tempo che tutto il ciel volle Ridur lo mondo a suo modo sereno, Cesare, per voler di Roma, il tolle: E quel che fe...
Page 129 - Quelle genti ch' io dico, ed al Galluzzo, Ed a Trespiano aver vostro confine. Che averle dentro, e sostener lo puzzo Del villan d'Aguglion, di quel da Signa, Che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
Page 5 - O divina virtù, se mi ti presti tanto che l'ombra del beato regno segnata nel mio capo io manifesti...
Page 67 - Onde la luce che m' era ancor nuova, Del suo profondo, ond'ella pria cantava, Seguette, come a cui di ben far giova: In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt'alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.
Page 5 - Nel ciel che piu della sua luce prende fu' io, e vidi cose che ridire ne sa ne puo...