Dissertazioni sopra le antichità italiane: già composte e pubblicate in latino del proposto Lodovico Antonio Muratori e da esso poscia compendiate e trasportate nell' italiana favella, Volume 1

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G. Pasquali, 1751 - 640 pages
 

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Popular passages

Page 447 - LXXX. queste torri era grande numero nella città , alte quali cento e quali cento venti braccia. E tutti i nobili, o la maggior parie avevano in quello tempo Torri » di questi forti edilizj spezialmente po?
Page 166 - Altaris cornu, = tenendo una candela in mano, e quivi era dichiarato libero con chiare parole dal padrone. Da Roma Cristiana discese quest'uso, come s'ha da due leggi del codice di Giustiniano Tit.
Page 323 - Questa istramanza d' abito non bello, nè onesto , fu di presente preso per li giovani di Firenze e per le donne giovani di disordinati manicottoli, come per natura siamo disposti noi vani Cittadini alla mutazione de...
Page 148 - Città di Arezzo, in alcune pergamene vidi una curiosa fatica de' vecchi Secoli, cioè la Genealogia di molti Servi di quel Monistero, dove erano annoverati i lor Padri, Avoli, Bisavoli etc., i loro Figli, Discendenti, e Collaterali, il loro avere, le fughe, le traslazioni, con istudio non minore di quel che adoperino i Nobili per tessere le loro Genealogie.
Page 425 - Per lai maniera a poco a poco e Vescovi e Abati , Conti , Vassi ed altri Potenti del secolo fabbricarono tanta copia di rocche, torri e fortezze, che nel secolo X. e vie più nell
Page 607 - Firenze, sanza altra in„ segna , se non che dal lato del Giglio diceano „ le lettere il nome di papa Giovanni.
Page 322 - Jcocobrini col battolo fino alla cintola • e più che era capuccio e mantello con molti fregi e intagli ; il becchetto del capuccio lungo fino a terra , per avolgere al capo per lo freddo ; e colle barbe lunghe , per mojìrarfe pii* fieri in arme . 1 Cavalieri vefiivano uno forcotto , o vero guarnacca Jìretta , ivi fufo cinti , e le punte de...
Page 458 - Brocchiere, s'io non m' inganno, fu chiamata quella specie di Scudi, che nel mezzo teneva uno spuntone o chiodo acuto di ferro ed eminente, con cui anche si potea ferire il nemico, se troppo si avvicinava.

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