Opere minori: Convito di Dante Alighieri ridotto a lezione miglioreLeop. Allegerini e G. Mazzoni, 1834 |
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11 Biscioni Adrasto Alboino della Scala alcuna Alighieri alli amore anima appo Aristotile Asdente avea Averroe Barb biltà Boezio bontà buona Canzone Capitolo ch'è chè chiama Cielo citato codici Gadd codici Vat colle comento comincia Commedia conviene Convito cotale Dante Dante Alighieri desiderio detto difinire diletto dimostra Dionisi dire divina Divina Commedia ediz Epicuro esso età etade falso Filosofia Galasso da Montefeltro Gherardo Gherardo da Camino gione gioventute Iddio imperfette imperiale intelletto intende l'anima l'uomo legge lezione lodato luogo manifesto medesimo mente mostra natura nobiltà opera opinione parla parole passo perciocchè perfetta perfezione perocchè PERTICARI pienza poeta principio pure quod ragione ricchezze riprovare SAGGIO sanza sapere Sapienza scioni secondochè seme Senettute sentenza sicchè sieno stampe stra suggetto terzo testi torità Trattato umana uomini uomo vedere vertù Via lattea vile virtù vocabolo volgata zione دو
Popular passages
Page 568 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 359 - Certo manifesto essere dee, rimembrando la vita di costoro e degli altri divini cittadini, non sanza alcuna luce della divina bontà, aggiunta sopra la loro buona natura, essere tante mirabili operazioni state. E manifesto essere dee, questi eccellentissimi essere stati strumenti, colli quali procedette la divina provvedenza nello romano Imperio, dove più volte parve le braccia di Dio essere presenti.
Page 348 - ... si posino le cittadi, e in questa posa le vicinanze s'amino, in questo amore le case prendano ogni loro bisogno, il quale preso, l'uomo viva felicemente; ch'è quello per che l'uomo è nato.
Page 568 - Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà; e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato ; nel cospetto de...
Page 389 - Ahi gente, che dovresti esser devota, E lasciar seder Cesare in la sella, Se bene intendi ciò che Dio ti nota! Guarda com' esta fiera è fatta fella, Per non esser corretta dagli sproni, Poi che ponesti mano alla predella.
Page 484 - E dei saper che tutti hanno diletto, Quanto la sua veduta si profonda Nel vero, in che si queta ogn
Page 354 - Re entrare dovea, convenia essere mondissimo e purissimo, ordinata fu una progenie santissima , della quale dopo molti meriti nascesse una femmina ottima di tutte l'altre, la quale fosse camera del Figliuolo di Dio.
Page 415 - ... l'anima nostra, incontanente che nel nuovo e mai non fatto cammino di questa vita entra, dirizza gli occhi al termine del suo sommo bene, e però qualunque cosa vede, che paia avere in sé alcun bene, crede che sia esso.
Page 528 - Senettute, la naturale morte è quasi porto a noi di lunga navigazione, e riposo. Ed è così come il buono marinaro; chè come esso appropinqua al porto cala le sue vele, e soavemente con debile conducimento entra in quello...
Page 606 - Dio, a' fianchi, voi che le verghe de' reggimenti d' Italia prese avete. E dico a voi Carlo e Federigo regi, ea voi altri principi e tiranni ; e guardate chi a lato vi siede per consiglio ; e annumerate quante volte il di questo fine della umana vita per li vostri consiglieri v