Le illustrazioni di monsignor Leone Allaci alla sua raccolta dei Poeti antichi edita in Napoli nell'anno 1661: Premessivi alcuni cenni storico critici intorno alle varie raccolte di antiche toscane poesie alcune delle quali già edite si danno emendatePresso L Piazzini, 1847 - 79 pages |
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Accademici della Fucina ALBIZI alcune anco ancorchè Angelo Antonio di Ferrara Antonio Pucci appresso Arezzo Autori avea Barberini Bargagli Bologna Bonichi Bosone Burchiello Canzoni Castel Fiorentino Cielo Cino Ciulo dal Camo Codici Colocci componimenti Corbinelli correz d'Arezzo Dante data in luce detto dice Dino FRESCOBALDI distichi dotto edite ediz edizione escite esso Farinata degli UBERTI Fazio degli Uberti Fiorentino Firenze FOLCACCHIERI Francesco Franco Sacchetti Gravina Greci Guittone illustrate inedite innanzi Italiana l'istesso Lancellotti Lapo lasciato Latini leggono Lentino LEONE ALLACCI Lettera Lettere libro lingua lingua Greca lode Lucca Mario Equicola medesimo Messina Messinese Niccolò notizia Novello orto Palermo patria Petrarca Pisa Pistoja poco Poesie Poeti Antichi portuni pubblicate pure raccolta Rimatori Rime antiche ristampato Saladino Salv Salvini Sanese scrisse scritti scrive Sicilia Siciliani Siculo Siena sillabe Sonetti stampate studiosi studj Toscana trova Ubaldino Uberti Vaticana vede veggo Venezia volume Zacchello Zilioli
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Page 19 - Ecco i due Guidi , che già furo in prezzo ; Onesto Bolognese ; ei Siciliani , Che fur già primi, e quivi eran da sezzo...
Page 56 - Guido Guinicelli bolognese anch'egli, molto da Dante lodato, Lupo degli Uberti, che assai dolce dicitor fu per quella età senza fallo alcuno, Guido Orlandi, Guido Cavalcanti, de...
Page 31 - Burchiello (le cui fanfalughe si leggeranno sempre, da che sempre scuffiò il pane della sua farina) fu ladro per arte e non per natura, e che sia il vero egli rubacchiò per mostrare ai cerretani esser non men male il furar le cappe ai vivi che le fatiche ai morti1 (37).
Page 3 - SAGGIO di rime di diversi buoni autori che fiorirono dal XIV fino al XVIII secolo. Firenze, Ronchi, 1826, in-8.
Page 78 - Strisciar per 1' erba in su quel Vialetto , O che '1 can la persegue , o V ha sospetto Che stiavi dentro in guato la befana . Vien qua , Renzuola , vienne , che vedrai Una fontana e due e quante vuoi, Nè dal padre severo avrai rampogna. Ecco che stillan gli occhi tutti e duoi : Cogline tanto , quanto ti bisogna...
Page 76 - Io so' la Gola che consumo tutto Quanto per me e per altrui guadagno, E in ogni altro bisogno mi sparagno Per satisfare a questo vizio brutto. Lassa mi trovo e col palato asciutto, Con tutto che lo di e la notte '1 bagno ; Del corpo sono '1 vecchio e nuovo lagno, E del ciel perdo 1" angelico frutto. Trova chi colga ben di ramo in ramo, Cli* al mondo fui principio d' ogni male Nel pomo che gustò Èva ed Adamo.
Page 20 - Italiani furono Siciliani , per esser la gloria perfetta e tutta di Sicilia, s' ordinó da Dio, che tra le donne quella che prima rimasse, già che di più anticanon se ne ha menzione, fosse siciliana. E questa fu Madonna Nina ». Segue un passo delГ Iitoria de' pot ti del ZILIOLI, nel qual peró nulla si dice della patria di Nina.
Page 14 - Poesie italiane inedite di dugento autori dall'origine della lingua infino al sec.
Page 25 - Gonnella, perocché mi conviene dar luogo agli altri; e ancora, perché Antonio Pucci,* piacevole fiorentino, dicitore di molte cose in rima, m'ha pregato che io il descriva qui in una sua novella; la quale, perché con risa se la portò in pace, pensando ancora chi gli la fece, è da prenderne ancora un poco di trastullo. Antonio Pucci avea una casa dalle fornaci della via Ghibellina, e là...
Page 11 - L'opera ebbe il severo biasimo del Monti nella Proposta, voi. Ili, p. II (« miserabile raccolta di rimati arcaismi, zeppa di bisticci che anima nata non saprà mai intendere, e riboccante del più degli errori che lordano l'edizione dell'Allacci », V.