Lezioni sul Dante e prose varie de Benedetto Varchi : la maggior parte inedite: tratte ora in luce dagli originali della Biblioteca Rinucciniana, Volume 1A spese della Società editrice delle storie del Nardi e del Varchi, 1841 |
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Accademia Fiorentina accidente alcuni altra altramente anco anima animali anzi Apollo Aristotile astrologi avemo avendo Avicenna Baccio Valori Beatrice BENEDETTO VARCHI buono cagione chè chiama ciascuno cielo cielo della luna colla conciosiachè corpo cotale credere Dante denso detto devemo sapere dice dichiarare diffinizione digestione dimostra Dio muove dire diremo disiderio diverse divina dubbio dubitazione empireo essendo favellare femmina figliuolo filosofi forma fuoco fusse Galeno genera grandissimo Greci insieme intel intelletto intendere l'altre l'anima l'intelletto l'oppenione Latini LEZIONE lume luna luogo maggiore maraviglia maschio materia medesimo mediante mente messer mestruo mostra Motore movimento natura naturale niuno nobile oltra opera oppe oppenione padre parole perciocchè perfetto perfezione Peripatetici Petrarca pianeti Piero Vettori piglia Platone poeta possono potenza principio propio qualunche quegli ritruova sangue scienza seguitando seme siano sostanza sperma spezie Spirito santo stelle teologi terra testicoli tosto truovano umano uomini uomo Varchi Lez vede vero verso virtù vuol
Popular passages
Page 123 - Ma l' altro puote errar per malo obbietto, O per troppo o per poco di vigore. Mentre ch' egli è ne' primi ben diretto, E ne' secondi sé stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto ; Ma quando al mal si torce, o con più cura, O con men che non dee, corre nel bene, Contra 'l Fattore adopra sua fattura. Quinci comprender puoi ch' esser conviene Amor sementa in voi d' ogni virtute, E d' ogni operazion che merta pene.
Page 326 - Non s' ammiraron, come voi farete, Quando Jason vider fatto bifolco. La concreata e perpetua sete Del deiforme regno cen' portava Veloci, quasi come '1 ciel vedete.' Beatrice in suso ed io in lei guardava: E forse in tanto, in quanto un quadrel posa, E vola, e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi, ove mirabil cosa Mi torse...
Page 90 - Datl' anima il possibile intelletto, Perchè da lui non vide organo assunto. Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto L'articolar del cerebro è perfetto, Lo Motor primo a lui si volge lieto, Sovra tanta arte di natura, e spira Spirito nuovo di virtù repleto, Che ciò che...
Page 243 - Tanto, che l' ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti. Venir vedrami al tuo diletto legno , E coronarmi allor di quelle foglie . Che la materia e tu mi farai degno. Sì rade volte , Padre , se ne coglie , Per trionfare o Cesare o Poeta, ( Colpa e vergogna dell...
Page 90 - Apri a la verità che viene il petto; e sappi che, sì tosto come al feto l'articular del cerebro è perfetto, lo motor primo a lui si volge lieto sovra tant'arte di natura, e spira spirito novo, di vertù repleto, che ciò che trova attivo quivi, tira in sua sustanzia, e fassi un'alma sola, che vive e sente e sé in sé rigira. E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sol che si fa vino, giunto a l'omor che de la vite còla.
Page 331 - Qui veggion l' alte creature l' orma Dell'eterno valore, il quale è fine, Al quale è fatta la toccata norma. Nell' ordine eh' io dico sono accline Tutte nature, per diverse sorti Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar...
Page 251 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di là mane , e di qua sera Tal foce quasi, e tutto era là bianco Quello emisperio , e 1...
Page 192 - La gloria di colui che tutto muove, Per 1' universo penetra e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende Fu...
Page 394 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 485 - Col viso ritornai per tutte quante Le sette spere, e vidi questo globo Tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; E quel consiglio per migliore approbo Che 1' ha per meno ; e chi ad altro pensa Chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa Senza quell' ombra, che mi fu cagione Perchè già la credetti rara e densa.