Albo dantesco veroneseAntonio Giuseppe Zannoni Lombardi, 1865 - 427 pages |
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alcuni Alighieri allora altra amore anima anno antichi Antonio assai avea bella bene buona Canto caso certo cielo città colla concetto Conte Dante Dante Alighieri Dantesco data dice dicta dire diverse Divina Commedia Domini ejus esso eterno facere filio filosofia Firenze forma fosse fratello giorno giusta gran grande illustre intorno Italia Item jure l'anima l'uomo lascia legge Lettera lingua luce lungo luogo maggior male mano medesimo memoria mente mezzo mondo morte natura nobile nome nota noto nuovo opere ordine padre pari parla parola passo patria pena pensiero Petri Pietro Poeta porta possa potuto presente principio proprio pubblico Purg quod quondam ragione ricordare Sancto scienza Scolari scritto secolo seguito sente signor sistema spirito stampa studio terra testamento Torri tratto troppo trova Ufficio del Registro ultimo umana uomo vedere venire vero Verona Veronese versi virtù vivo
Popular passages
Page 64 - Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò 'l cappello : Perocché nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 65 - Tempo vegg' io non molto dopo ancoi, Che tragge un altro Carlo fuor di Francia, Per far conoscer meglio e sè ei suoi. Senz
Page 204 - Ciò che non muore e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella Idea Che partorisce, amando, il nostro Sire; Chè quella viva Luce che si mea 55 Dal suo Lucente, che non si disuna Da lui, nè dall' Amor che in lor s' intrea, Per sua bontate il suo raggiare aduna, Quasi specchiato, in nove Sussistenze, Eternalmente rimanendosi una.
Page 210 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, ed alla sua bontate Più conformato, e quel ch
Page 138 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 206 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 12 - Non é questa -la via per ritornare alla patria, o padre mio. Ma se altra per voi o per altri si troverà che non tolga onore a Dante, né fama, ecco l' accetto: né i miei passi saranno lenti.
Page 211 - Innata v' è la virtù, che consiglia, E dell' assenso de' tener la soglia. Quest' è 'l principio, là onde si piglia Cagion di meritare in voi, secondo Che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color, che ragionando andaro al fondo, S' accorser d' esta innata libertate : Però moralità lasciaro al mondo.
Page 207 - La mente, amando, di ciascun che cerne Lo vero, in che si fonda questa prova.
Page 138 - Sì cominciò lo mio duca a parlarmi; e accennolle che venisse a proda, vicino al fin de' passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivò la testa e '1 busto; ma 'n su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d'uom giusto, tanto benigna avea di fuor la pelle, e d'un serpente tutto l'altro fusto.