Il dottrinale di Jacopo AlighieriS. Lapi, 1895 - 335 pages |
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IL Dottrinale di Jacopo Alighieri: Edizione Critica con Note e uno Studio ... Jacopo Alighieri No preview available - 2017 |
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aliquando Amplius astrologia atque autem CANTO CANTO XXXI CAPITOLO carnis Cecco Cecco d'Ascoli ch'è chaldo chè Chripsti Chripstus cielo Codd Commedia Commento Dante Dante Alighieri decto Deum Deus dice dicit dicitur dictum divina divina Commedia Dominus Dottrinale eius enim epiciclo erit etiam Filippo Villani fonti fuit hominem hominis homo humana igitur inferno ingenii ingenium intel intellectus ipse ipsum Jacopo Jacopo Alighieri Latini loco luna MATTH mezo neque nisi noster Note al testo omnia opus Opuscoli danteschi ostendere parole pianeti poema poeta potest propter Purg Purgatorio quam quibus quid quod quoniam quorum riscontro Sacrobosco sancti sanza scilicet secunda secundum segg Serm sibi sicut siquidem stelle sunt supra suum tamen tempore terra Tommaseo uerba uero verso VIII virtù vnde XXVI XXXII
Popular passages
Page 76 - E questo quieto e pacifico ciclo è lo luogo di quella Somma Deità che sé sola compiutamente vede. Questo è lo luogo degli spiriti beati, secondo che la santa Chiesa vuole, che non può dire menzogna : ed ancor Aristotile pare ciò sentire, chi bene lo 'ntende, nel primo di Cielo e Mondo.
Page 102 - Volendo la smisurabile bontà divina l'umana creatura a sé riconformare, che per lo peccato della prevaricazione del primo uomo da Dio era partita e disformata, eletto fu in quell'altissimo e congiuntissimo concistoro divino della Trinità, che '1 Figliuolo di Dio in terra discendesse a fare questa concordia.
Page 330 - Che s' altra è maggio, nulla è sì spiacente. Ed egli a me: La tua città, ch' è piena l60 D' invidia si, che già trabocca il sacco, Seco mi tenne in la vita serena. Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: Per la dannosa colpa della gola, Come tu vedi, alla pioggia mi fiacco. Ed io anima trista non son sola, Che tutte queste a simil pena stanno Per simil colpa; e più non fe
Page 28 - Veggio rinnovellar l'aceto, e '1 fele , E tra vivi ladroni essere anciso. 90 Veggio '1 nuovo Filato sì crudele , Che ciò nol sazia , ma senza decreto Porta nel tempio le cupide vele. O Signor mio, quando sarò io lieto A veder la vendetta , che nascosa Fa dolce l'ira tua nel tuo segreto?
Page 98 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Page 29 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler, che, se fatica Nelle prime battaglie col Ciel dura, Poi vince tutto se ben si nutrica.
Page 104 - E però pace universale era per tutto, che mai più non fu né fia : che la nave della umana compagnia dirittamente per dolce cammino a debito porto .correa. Oh ineffabile e incomprensibile sapienzia di Dio, che a un'ora per la tua venuta in Siria suso e qua in Italia tanto dinanzi ti preparasti!
Page 31 - Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.
Page 24 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 329 - 1 vento a noi gli piega, Muovo la voce : O anime affannate, 80 Venite a noi parlar, s'altri noi niega. Quali colombe dal disio chiamate, Con l'ali aperte e ferme, al dolce nido Volan, per l'aer dal voler portate ; Cotali uscir della schiera ov'è Dido, 85 A noi venendo per l'aer maligno ; Si forte fu l'affettuoso grido.