La Matelda di Dante Allighieri indicata dal DottCoi tipi di G.A. Kienreich, 1860 - 84 pages |
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allem allen aller alles alsbald alſo Amore andern Angeli Angesicht anima antwortet auch auff auß Baum Beatrice bedeutet Begierd biß Brunnen canto celeste Cielo colla Cristo cuor di Dio Darnach das Rad dauchte der Herr deß Ding Divina Commedia Engel Erden erfüllet Eunoè fonte Frewd Frewden Frucht Füssen Gaben gaudio geben Gebett gemacht Gerarchia degli Angeli Gesù gieng giengen gleich Gott Göttlichen güldene Guten hatte Hauß Heiligen Herrn Herz Herzen Gottes Himmel Iddio ihme imagine Inferno di Dante Jungfraw Jungfrawen l'Anima Leben Lieb Matelda di Dante Mensch Menschen Metilde Minosse Monte delle Virtù Mutter nimmer offt Paradiso terrestre peccati poscia pregò pure Purg Purgatorio sagte sahe Santi Seel Seelen seyn ſie Signore le rispose simbolo Spiegel Stapffel Süssigkeit tosto Vatters vber vedere Vergine vide viel visione di Metilde Vnd sie vnd sprach vnder ward waren Weiß welcher Werck werde Willen wolte
Popular passages
Page 48 - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parca Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e, cantando, dicea: Sappia, qualunque il mio nome dimanda, Ch'io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno. Ell' è de' suoi begli occhi veder vaga, Com' io del1' adornarmi con le mani; Lei lo vedere, e me 1
Page 10 - Ove convenne ch' io l' acqua inghiottissi ; Indi mi tolse, e bagnato m' offerse Dentro alla danza delle quattro belle, E ciascuna del braccio mi coperse. Noi siam qui ninfe, e nel ciel siamo stelle ; Pria che Beatrice discendesse al mondo, Fummo ordinate a lei per sue ancelle. Menrenti agli occhi suoi ; ma nel giocondo Lume ch' è dentro aguzzeranno i tuoi Le tre di là, che miran più profondo.
Page 58 - Ma quell' ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico, E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico: Ed è ragion; chè tra li lazzi sorbi 65 Si disconvien fruttare al dolce fico. * Vecchia fama nel mondo li chiama orbi, Gente avara, invidiosa e superba: Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Page 58 - Se fosse tutto pieno il mio dimando, Risposi lui, voi non sareste ancora Dell' umana natura posto in bando : Chè in la mente m' è fitta, ed or mi accora La cara e buona imagine paterna Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora M...
Page 5 - E là m' apparve, sì com' egli appare Subitamente cosa che disvia Per maraviglia tutt' altro pensare, Una Donna soletta, che si gia Cantando, ed iscegliendo fior da fiore, Ond
Page 6 - Ti scaldi , s' io vo' credere a' sembianti , Che soglion esser testimon del cuore, Vegnati voglia di trarreti avanti , Diss'io a lei, verso questa riviera, Tanto ch' io possa intender, che tu canti. Tu mi fai rimembrar, dove e qual era Proserpina nel tempo , che perdette La madre lei , ed ella primavera 3.
Page 58 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Page 10 - Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov
Page 10 - Volgi, Beatrice, volgi gli occhi santi, Era la sua canzone, al tuo fedele, Che, per vederti, ha mossi passi tanti. Per grazia fa noi grazia che disvele A lui la bocca tua, sì che discerna La seconda bellezza che tu cele.
Page 58 - Ciò che narrate di mio corso, scrivo, E serbolo a chiosar con altro testo A donna, che 'l saprà, s