Parnaso italiano: Dante Alighieri. t. 3A. Zatta e figli, 1784 |
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accento acuto fulla affai amor anima beata appreffo avea Bafti Beatrice Bellincion Berti Buondelmonte Cacciaguida cagion CANTO Carlo Martello ch'a ch'è ch'io che'l chiama Dante chiamafi Chiefa cielo cofa coftui coll colui configlio convien Crifto Criſto defiderio diffe difio difiro diftanti dimandar divina dolce donna effa effer effo Empireo eterno famiglia nobile fiorentina faville fecondo fegni fiede fiffi figliuolo figuratamente foffe fole fono forfe ftato fteffo ftella Galizia gente giro giufto giuſtizia grazia infieme intefa l'altro l'anime l'eterno l'un Lapo Salterello latina letizia luce lume manifefto mare Mediterraneo mente milizia moffe moftra mondo mortali noftro occhj padre paffare Paradiso penfier pianeta poeta poffa pofto Poscia preſſo pria puote quafi quefto queſto quinci quivi raggio regno rima ruota santa sanza se'l sefta Sillogizzar Spirito suftanzia Tefeo tofto vede veder Veftire veggio verfo vidi vifione vifta virtù viso viſta voftro
Popular passages
Page 96 - Le minuzie de' corpi, lunghe e corte, Muoversi per lo raggio, onde si lista Tal volta 1' ombra che per sua difesa La gente con ingegno ed arte acquista. E come giga ed arpa, in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno A tal da cui la nota non è intesa, Così da' lumi che lì m' apparinno S' accogliea per la croce una melode, Che mi rapiva senza intender 1
Page 43 - Per lo regno mortai, ch'a lui soggiace, Diventa in apparenza poco e scuro, Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro; Chè la viva giustizia che mi spira Gli concedette, in mano a quel ch' io dico, Gloria di far vendetta alla sua ira.
Page 163 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 90 - 1 verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima: E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Page 92 - Quell' Uno e Due e Tre che sempre vive, E regna sempre in Tre e Due e Uno, Non circonscritto, e tutto circonscrive, 30 Tre volte era cantato da ciascuno Di quegli spirti con tal melodia, Ch' ad ogni merto saria giusto muno.
Page 94 - Che ben mostrar disio de' corpi morti; Forse, non pur per lor, ma per le mamme, Per li padri , e per gli altri che fur cari , Anzi che fosser sempiterne fiamme.
Page 204 - Di tante cose, quante io ho vedute, Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m'hai di servo tratto a liberiate Per tutte quelle vie, per tutt'i modi, Che di ciò fare avean la potestate. La tua magnificenza in me custodi Sì, che l'anima mia che fatta hai sana, Piacente a te dal corpo si disnodi.
Page 202 - Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna. Le facce tutte avean di fiamma viva, E l' ali d' oro, e 1' altro tanto bianco Che nulla neve a quel termine arriva. Quando scendean nel fior, di banco in banco Porgevan della pace e dell' ardore, Ch' egli acquistavan ventilando il fianco.
Page 115 - Tal, ch' è più grave a chi più s' abbandona; Perchè di provedenza è buon ch' io m' armi Sì che, se luogo m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli...
Page 30 - E l' altro che Tobia rifece sano. Quel che Timeo dell' anime argomenta Non è simile a ciò che qui si vede, Però che, come dice, par che senta. Dice che l'alma alla sua stella riede, Credendo quella quindi esser decisa, Quando natura per forma la diede. E forse sua sentenzia è d'altra Che la voce non suona, ed esser puote Con intenzion da non esser derisa. S'egl' intende tornare a queste ruote L' onor dell' influenzia e il biasmo, forse In alcun vero suo arco percuote.