Torquato Tasso: il pensiero e le belle lettere italiane nel secolo XVI.

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Successori Le Monnier, 1877 - 433 pages
 

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Page 226 - ... sedizioni, là discordie, là errori, là venture, là incanti, là opere di crudeltà, di audacia, di cortesia, di generosità; là avvenimenti d'amore, or felici or infelici, or lieti or compassionevoli...
Page 307 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 260 - Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti degli antiqui uomini. Dove da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum...
Page 316 - Aura spira da voi che mi ricrea e mi conforta pur che m'avicine; così a mia vita combattuta e rea qualche onesto riposo il Ciel destine, come in voi solo il cerco, e solo parmi che trovar pace io possa in mezzo a l'armi.
Page 315 - 1 suo stellato velo chiaro spiegava e senza nube alcuna, e già spargea rai luminosi e gelo di vive perle la sorgente luna. L'innamorata donna iva co 'l cielo le sue fiamme sfogando ad una ad una, e secretari del suo amore antico fea i muti campi e quel silenzio amico.
Page 272 - ... n parte piangendo, acerba istoria ; ed in voi la memoria di voi, di me rinnovo ; vostri effetti cortesi gli anni miei tra voi spesi, qual son, qual fui, che chiedo, ove mi trovo, chi mi guidò, chi chiuse, lasso chi m'affidò, chi mi deluse.
Page 268 - Sciolto e legato, accompagnato e solo, Gridando cheto, il fiero stuol confondo : Folle all'occhio mortai del basso mondo, Saggio al senno divin dell'alto polo. Con vanni in terra oppressi al ciel men...
Page 311 - Odi quell' usignuolo Che va di ramo in ramo Cantando: Io amo, io amo: e, se nol sai, La biscia or lascia il suo veleno, e corre Cupida al suo amatore : Van le tigri in amore : Ama il leon superbo : e tu sol, fiera Più che tutte le fere, Albergo gli dineghi nel tuo petto.
Page 312 - Né l'api d'alcun fiore còglion sì dolce il mei ch'allora io colsi da quelle fresche rose; se ben gli ardenti baci che spingeva il desire a inumidirsi, raffrenò la temenza e la vergogna, o felli più lenti e meno audaci. Ma mentre al cor scendeva quella dolcezza mista d'un secreto veleno, tal...
Page 259 - Partitomi dal bosco io me ne vo ad una fonte, e di qui in un mio uccellare, con un libro sotto, o Dante, o Petrarca, o uno di questi poeti minori, come dire Tibullo, Ovidio, e simili. Leggo quelle loro amorose passioni, e quelli loro amori, ricordomi de' mia, e godomi un pezzo in questo pensiero.

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