Rime di fra Guittone d'Arezzo, Volumes 1-2

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G. Morandi e figlio, 1828
 

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Page 212 - Gesù, la cui sagrata morte, per liberarci dalle infernal porte, tolse 1' error del primo nostro padre, risguarda Amor con saette aspre e quadre, a che strazio m' adduce ed a qual sorte. Madre pietosa, a noi cara consorte, ritraine dal seguir sue turbe e squadre. Infondi in me di quel divino amore che tira 1' alme nostre al primo loco, si ch' io disciolga 1' amoroso nodo. Cotal rimedio ha questo aspro furore, tal acqua suole spegner questo foco, come d' asse si trae chiodo con chiodo.
Page 240 - io bramo e seguo la cagion, ch' eo pero. Ben forse alcun verrà dopo qualche anno, II qual, leggendo i miei sospiri in rima, Si dolerà della mia dura sorte. E chi sa che colei...
Page 216 - Non possendo ristare ali' aspro e forte Empio dolor, ch' io sento dentro il petto. • Voi veder lo potete qual dispetto Ha lo meo core ; e quanto a crudel sorte Ratto son corso già sino alle porte Dell' aspra morte per cercar diletto.
Page 233 - Né per dolzore in cantando risono; ma pur di doglia canteraggio omai: come l'augel dolci canti consono, ch' è preso in gabbia e sosten molti guai. Tante gravose doglie e pene porto io e 'n viso ed in diviso com mi pare, se di presso vi sono o di lontano. Sempre mi trovo in tempestoso porto, e lo dolor per mezzo il volto appare: credendomi appressare, io m'allontano.
Page 200 - S'eo tale fosse ch'io potesse stare, sanza riprender me, riprenditore, credo fareb(b)i alcun o(m) amendare certo, al mio pare(r), d'u(n) laido er(r)ore: che, quando vuoi la sua donna laudare, le dice ched è bella come fiore, e che di gem(m)a over di stella pare, e che 'n viso di grana ave colore.
Page 78 - Deo, che mal aggia e mia fede e mio amore e la mia gioventute e '1 mio piacere, e mal aggia mia forza e mio valore e mia arte e mio ingegno e mio savere, 5 e mal aggia mia cortesia e mio onore e mio detto e mio fatto e mio podere, e mia canzon mal aggia e mio clamore e mio servire e mio...
Page 176 - Volterra fann'ora guardar vostre castella a loro spese; e '1 Conte Rosso ha Maremma e '1 paese; Montalcin sta sicur senza le mura; de Ripafratta teme ora '1 Pisano; 85 e '1 Perogin che '1 lago no i tolliate; e Roma voi con voi far compagnia.
Page 3 - O benigna, o dolce, o graziosa, o del tutto amorosa madre del mio signore, e donna mia, ove fugge, ove chiama, o' sperar osa l'alma mia bisognosa, se tu, mia miglior madre, haila in obbria?
Page 174 - Leone, lasso!, or no è; ch'eo li veo tratto l'onghie e li denti e lo valore e '1 gran lignaggio suo mort'a dolore, ed en crudel pregion miso a gran reo. 35 E ciò li ha fatto chi? Quelli che sono de la schiatta gentil sua stratti e nati, che fun per lui cresciuti e avanzati sovra tutti altri e collocati a bono; e per la grande altezza ove li mise 40 ennantir si, che '1 piagar quasi a morte. Ma Deo di guerigion feceli dono, ed el fé...
Page 11 - Vergognar troppo e doler, lasso, deggio, poi fui dal mio principio a mezza etate in loco laido, desorrato e brutto, ove m'involsi tutto, e venni ingrotto, infermo, pover...

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