Intorno ai due primi canti della Divina commedia: esercitazioni cronologiche, storiche, morali

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Tipografia del Commerico edit., 1864 - 115 pages
 

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Page 62 - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile, che m
Page 62 - Oh! se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume? Risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, Vagliami '1 lungo studio e '1 grande amore , Che m' han fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 62 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 56 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 56 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 56 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta , Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Page 72 - U' siede il successor del maggior Piero. Per quest'andata, onde gli dai tu vanto, Intese cose che furon cagione Di sua vittoria e del papale ammanto. Andovvi poi lo Vas d' elezione, Per recarne conforto a quella fede, di' è principio alla via di salvazione.
Page 107 - L'aquila che lasciò le penne al carro, Per che divenne mostro e poscia preda; Ch' io veggio certamente, e però '1 narro, A darne tempo già stelle propinque, Sicuro d'ogn' intoppo e d'ogni sbarro, Nel quale un cinquecento dieci e cinque, Messo di Dio, anciderà la fuia, E quel gigante che con lei delinque.
Page 59 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 70 - Tu dici che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò e fu sensibilmente. Però, se l'avversario d'ogni male Cortese i fu, pensando l'alto effetto 18 Che uscir dovea di lui, e il chi e il quale, Non pare indegno ad uomo d'intelletto ; Ch

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