Rime

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Presso F. Marchini, 1822 - 212 pages
 

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Popular passages

Page 112 - E voi, donzelle, a schiera con li vostri amadori, che di rose e di fiori vi fate belle il maggio, venite alla frescura delli verdi arbuscelli.
Page 13 - Candida è ella, e candida la vesta, ma pur di rose e fior dipinta e d'erba: lo inanellato crin dell'aurea testa scende in la fronte umilmente superba. Ridegli attorno tutta la foresta, e quanto può sue cure disacerba. Nell'atto regalmente è mansueta; e pur col ciglio le tempeste acqueta.
Page 34 - Nell'altra, in un formoso e bianco tauro si vede Giove per amor converso portarne il dolce suo ricco tesauro, e lei volgere il viso al lito perso in atto paventosa; ei bei crin...
Page 118 - I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino. Ma poi ch'i' ebbi pien di fiori un lembo, vidi le rose e non pur d'un colore : io corsi allor per empier tutto el grembo, perch'era si soave il loro odore che tutto mi senti' destar el core di dolce voglia e d'un piacer divino.
Page 25 - Pianto in compagnia de' suo' Dolori; e quinci e quindi vola senza modo Licenzia non ristretta in alcun modo. 77 Con tal milizia e suoi figli accompagna Venere bella madre degli Amori. Zefiro il prato di rugiada bagna, spargendolo di mille vaghi odori: ovunque vola, veste la campagna di rose gigli violette e fiori: l'erba di sue belleze ha maraviglia: bianca, cilestra, pallida e vermiglia.
Page 14 - Sembra Talia, se in man prende la cetra; sembra Minerva, se in man prende l'asta; se l'arco ha in mano, al fianco la faretra, giurar potrai che sia Diana casta.
Page 26 - Sovresso il verde colle alza superba l'ombrosa chioma u' el sol mai non arriva: e sotto vel di spessi rami serba fresca e gelata una fontana viva, con sì pura, tranquilla e chiara vena, che gli occhi non offesi al fondo mena.
Page 36 - Sovra l'asin Silen, di ber sempre avido, con vene grosse, nere e di mosto umide, marcido sembra, sonnacchioso e gravido; le luci ha di vin rosse, infiate e fumide; l'ardite ninfe l'asinel suo pavido pungon col tirso, e lui con le man tumide a' crin' s'appiglia; e mentre sì l'aizono, casca nel collo, e
Page 25 - Trema la mammoletta verginella con occhi bassi, onesta e vergognosa; ma vie più lieta, più ridente e bella, ardisce aprire il seno al sol la rosa: questa di verde gemma s'incappella, quella si mostra allo sportel vezosa, l'altra, che 'n dolce foco ardea pur ora, languida cade e '1 bel pratello infiora.
Page 1 - ... fati insin già dalla cuna, risuoni te dai Numidi a Boote, dagl'Indi al mar che '1 nostro celo imbruna, e, posto il nido in tuo felice ligno, di roco augel diventi un bianco cigno?

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