La divina commedia, s'aggiungono le varie lezioni [&c.] da C.L. Fernow, Volume 2 |
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alcun allora alto altra altre amore angeli anime appella appresso avea aver Beatrice bella buon cammin Canto carro cerchio ch'è ch'io che'l chiama ciascun ciel colla color colpa colui Comento conte corpo cotal credo Dante dice dietro dire disse divina dolce donna duca eran esso fece figlio figliuolo fiume forma furono gente gira gran grazia grido guarda Guido intende l'altre edizioni l'anima l'una lascia lato legge leggon l'altre luce lume Luna luogo maggior male mano Maria medesimo mente mezzo mondo monte morte nome nuovo occhj opera padre pare parlare parole passi peccato perde Pietro poco poeta porta possa prego presso pria purga Purgatorio quattro quei quivi raggi ragione salire santa segno senti sette stelle terra testa torna tosto tratto trova vale veder vedi veggio venir vero verso vidi Virgilio virtù viso vista viva voglia volere volta volte vuol
Popular passages
Page 159 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 162 - Per la mia morte , qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi per lo primo strale Delle cose fallaci , levar suso Diretro a me, che non era più tale.
Page 159 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 41 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch
Page 156 - L'alta virtù, che già m'avea trafitto Prima ch'io fuor di puerizia fosse...
Page 168 - Qui sarai tu poco tempo silvano, E sarai meco senza fine cive Di quella Roma onde Cristo è Romano : Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi , Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto, La mente e gli occhi ov
Page 15 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei. ' Carchi di soperchiar Cr. Se il pastor di Cosenza che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co...
Page 82 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 42 - Quand' io che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in sull' erba inchinai Ove già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de' suoi primi guai, E che la mente nostra peregrina Più dalla carne, e men da...
Page 136 - Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio fin che l'ha vinto il ver con più persone.