Letteratura e filosofiaStamperia Ferrante, 1872 - 154 pages |
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Letteratura e Filosofia Opuscoli (Classic Reprint) Pasquale Garofalo Bonito No preview available - 2018 |
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adunque alcun Alighieri allor Amor antichi Aristotile avea Bacco Bosone Bosone da Gubbio canto capitolo Cass ch'è Chè chiama chiaro Ciel Cino circolo codice colle crede Dante DANTE ALIGHIERI detto dice diletto Divina Commedia dolce dotti duolo essendo Eunoè fede figlio Figliuol Filosofia forza furono Giove Giudeo gloria gran Greci Gubbio Idem Imen Imperciocchè Inferno JACOPO ALIGHIERI l'uomo Latini legge lingua lume Manuel medesimo mente Messer Bosone mondo morale morte mostra natura nome nomina ognor omai onore Padre parla dal principio peccati pena Penteo perciocchè Platone poesie poeta politica celebrità poscia pria profferimento Purg Purgatorio Quinto Smirneo quod Raffaelli ragione rima Santo secolo segue sentimento siffatto sino sommo Sonetto stima suono Tebe temperamenti terzo Tetragrammaton Tindaro tratta uomo VARIANTI E COMENTO varie vede Velio Longo Vendel VENDELINO venne verso Dio Virgilio virtù vizio Zudeo
Popular passages
Page 84 - Dicam equidem, nec te suspensum, nate, tenebo' suscipit Anchises, atque ordine singula pandit. ' Principio caelum ac terras camposque liquentis lucentemque globum Lunae Titaniaque astra 725 spiritus intus alit, totamque infusa per artus mens agitat molem et magno se corpore miscet. inde hominum pecudumque genus, vitaeque volantum, et quae marmoreo fert monstra sub aequore pontus. igneus est ollis vigor et caelestis origo...
Page lxx - O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali , alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.
Page lvii - Venne una donna, e disse: io son Lucia: Lasciatemi pigliar costui che dorme: Sì l'agevolerò per la sua via.
Page 116 - Vos, o clarissima mundi Lumina, labentem coelo quae ducitis annum; Liber et alma Ceres, vestro si munere tellus Chaoniam pingui glandem mutavit arista, Poculaque inventis Acheloia miscuit uvis; Et vos, agrestum praesentia numina, Fauni, Ferte simul Faunique pedem Dryadesque puellae: Munera vestra cano.
Page 123 - Opera naturale è ch' uom favella; Ma così o così , natura lascia Poi fare a voi secondo che v* abbella.
Page lxx - In me, guardando, una sola parvenza, Mutandom' io, a me si travagliava. Nella profonda e chiara sussistenza Dell...
Page lxii - Io son — cantava — io son dolce sirena, che i marinari in mezzo al mar dismago, tanto son di piacere a sentir piena. Io volsi Ulisse dal suo cammin vago al canto mio ; e qual meco s...
Page lxiv - Quel dolce pome, che per tanti rami Cercando va la cura de' mortali, Oggi porrà in pace le tue fami: Virgilio inverso me queste cotali Parole usò, e mai non furo strenne Che fosser di piacere a queste iguali.
Page lvi - Fra me pensava : forse questa fiede Pur qui per uso, e forse d' altro loco Disdegna di portarne suso in piede. Poi mi parea che più rotata un poco Terribil come folgor discendesse E me rapisse suso infino al foco.
Page lxxvii - Il perso è un colore misto di purpureo e di nero, ma vince il nero, e da lui si denomina...