La divina commedia, Volume 3N. Carli, 1813 |
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allude altra amore Angeli anime Apostoli aquila Aragona assai avea Beatrice buon Cacciaguida canto carità Carlo Martello celesti cerchio ch'è ch'io cielo cielo della luna Civè colla colui Comentatori convien corpo creati creatura Cristo Daniello Dante dice dimanda disio diversa divina dolce donna empireo essendo esso eterno fece fede Fetonte figliuolo gente Ghibellini giro gloria glorioso grado grazia Inferno intelletto intende interpetrazione istesso l'altro l'anima l'aquila Land letizia limosine luce lume luna maggior maraviglia Maria medesimo mente mezzo Mondo mortali muove natura nuovo occhi Orsa maggiore Ovid padre Paradiso parlare parole peccato Perocchè pianeta Piccarda Pietro Platone poco Poeta Poscia pria puote pure Purgatorio quei quinci quivi raggio ragione Rifeo rimira ruota sanza segno sfera sfere celesti specchio spiega Spirito Santo splendore stelle terra tosto veder vedere veggio Vellutello vidi virtù vista vizj voglia vuol dire
Popular passages
Page 201 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen , rimossa ogni menzogna , Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote : E ciò non fa d
Page 299 - Non fu la sposa di CRISTO allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d' oro usata ; Ma per acquisto d' esto viver lieto E Sisto e Pio e Calisto ed Urbano Sparser lo sangue dopo molto fleto.
Page 54 - Quivi la donna mia vid' io sì lieta, Come nel lume di quel ciel si mise, Che più lucente se ne fe
Page 120 - ... mortali, Quanto son difettivi sillogismi Quei che ti fanno in basso batter l' ali ! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S...
Page 33 - O ben creato spirito, che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti, Che non gustata non s
Page 13 - Nell'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver la luna, questi ne' cor mortali è permotore, questi la terra in sé stringe e aduna.
Page 54 - Giudeo tra voi di voi non rida. Non fate come agnel che lascia il latte Della sua madre, e semplice e lascivo Seco medesmo a suo piacer combatte. Così Beatrice a me, com' io scrivo; 85 Poi si rivolse tutta disiante A quella parte ove il mondo è più vivo.
Page 53 - Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento. Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte, Sì che il Giudeo tra voi di voi non rida.
Page 194 - La contingenza che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista '1 tempo che ti s
Page 376 - Un punto solo m' è maggior letargo, che venticinque secoli alla impresa, che fé' Nettuno ammirar 1' ombra d' Argo. Così la mente mia, tutta sospesa, mirava fissa, immobile ed attenta, e sempre del mirar faceasi accesa. A quella luce cotal si diventa, che volgersi da lei per altro aspetto è impossibil che mai si consenta. Però che il ben, eh' è del volere obbietto, tutto s' accoglie in lei, e fuor di quella è difettivo ciò che lì è perfetto.