Osservazioni della lingua italianaDalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, N.° 1118., 1809 |
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alcuna alquanto altra Amet amore anco antichi appo appresso assai avanti avea avverbialmente avverbio Bembo Boccaccio buon Calandrino Canz Capitolo casi obliqui ch'è che'l cielo Cinonio Vol colei colui cominciò consonante cost costei costui cotal cotanto Cresc Crusca Dante dice dinanti dinanzi dire donna esempj eziandio fece femmina Fiam figliuolo Filoc Filocolo Firenz forza giovane gran guisa Guitt Iddio indi infra innanzi intorno Introd invece l'altro Latini legge Lett luogo maschio medesimo mente Messer Morg morte moto a luogo niuna nome notte parimente parlare parole particella Pass Passav perciocchè persona Petr piè poco posto preposizione Proem pronome prose Purg quarto caso quivi ragione Saladino scrittori scrive segno sentimento serve sesto caso significato simili sostantivo talora talvolta terzo caso trova uomo usato usò vale veduto veggio verbo verso vidi vocale voglio volte
Popular passages
Page 306 - In forma dunque di candida rosa / mi si mostrava la milizia santa / che nel suo sangue Cristo fece sposa; / ma...
Page 256 - E certo io maladicerei e la natura parimente e la fortuna, se io non conoscessi la natura esser discretissima e la fortuna aver mille occhi, come che gli sciocchi lei cieca figurino. Le quali io avviso che, sì come molto avvedute, fanno quello che i mortali spesse volte fanno, li quali, incerti de...
Page 236 - ... io tenesse ; e pensai che parlare di lei non si convenia che io facesse, se io non parlasse a donne in seconda persona, e non ad ogni donna, ma solamente a coloro che sono gentili e che non sono pure femmine.
Page 264 - LIETI fiori e felici e ben nate erbe, che madonna, pensando, premer sò1e, piaggia ch' ascolti sue dolci parole, e del bel piede alcun vestigio serbe, schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole, ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Page 157 - ... che io avrei di te scritte cose che, non che dell'altre persone ma di te stessa vergognandoti, per non poterti vedere t'avresti cavati gli occhi 14.
Page 250 - Ora sgombrando 1 passo onde tu intrasti, Fammisi perdonar molt' altre offese; Ch' almen qui da se stessa si discorda : Però che quanto '1 mondo si ricorda , Ad uom mortal non fu aperta la via Per farsi, come a te, di fama eterno : Che puoi drizzar, s' i' non falso discerno , In stato la più nobil monarchia.
Page 285 - Opera naturale è ch'uom favella; ma così o così, natura lascia poi fare a voi, secondo che v'abbella.
Page 187 - Belle donne, io non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi, o la natura apparecchiando ad una nobile anima un vii corpo, o la fortuna apparecchiando ad un corpo dotato d'anima nobile vii mestiero, sì come in Cisti 4 nostro cittadino, e in molti ancora abbiam potuto veder avvenire; il qual Cisti, d'altissimo animo fornito, la fortuna fece fornaio.
Page 51 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Page 313 - Poi che deposto il pianto e la paura pur al bel volto era ciascuna intenta, per desperazion fatta sicura, non come fiamma che per forza è spenta, ma che per se medesma si consume, se n'andò in pace l'anima contenta, a guisa d'un soave e chiaro lume cui nutrimento a poco a poco manca, tenendo al fine il suo caro costume. Pallida no ma più che neve bianca che senza venti in un bel colle fiocchi, parca posar come persona stanca: quasi un dolce dormir ne...