Francesca da Rimini: tragedia

Front Cover
Tip. Borghi, 1861 - 64 pages
 

Selected pages

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 3 - Per chi di stragi si macchiò il mio brando? Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia, combatterò, se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D'ogni bell'arte non sei madre, o Italia? Polve d'eroi non è la polve tua? Agli avi miei tu valer desti e seggio, E tutto quanto ho di più caro alberghi!
Page 20 - A' piedi De' miei paterni aitar teco verronne. Chi di me più infelice? Ivi frammisti I sospir nostri s'alzeranno. Oh donna ! Tu invocherai la morte mia, la morte Dell'uom che abborri... io pregherò che il cielo Tuoi voti ascolti e all'odio tuo perdoni, E letizia t'infonda, e lunga serbi Giovinezza e beltà sul tuo sembiante, E a te dia tutto che desiri!... tutto!... Anche.... l'amor del tuo consorte... e figli Da lui beati ! FRANCESCA.
Page 3 - Fui dal clemente imperator : dispetto In me facean gli universali applausi. Per chi di stragi si macchiò il mio brando? Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de
Page 22 - A' più remoti Lidi mi recherò; quanto più gravi E perigliose troverò le imprese, Vie più dolci mi fien, poiché Francesca Imposte me l'avrà.
Page 25 - Oh giorno! A te quel libro Restava. Paolo. Ei posa sul mio cuor. Felice Nella mia lontananza egli mi fea. Eccol: vedi le carte che leggemmo Ecco: vedi, la lagrima qui cadde Dagli occhi tuoi quel dì.
Page 24 - Il piede Dalle virginee tue stanze volgevi Al secreto giardino. E presso al lago, In mezzo ai fior prosteso, io sospirando Le tue stanze guardava; e al venir tuo Tremando sorsi. — Sopra un libro attenti Non mi vedeano gli occhi tuoi ; sul libro Ti cadeva una lagrima... Commosso Mi t'accostai. Perplessi eran miei detti. Perplessi pure erano i tuoi. Quel libro Mi porgesti e leggemmo. Insiem leggemmo « Di Lancillotto come amor lo strinse.
Page 18 - Noi posso. — Oh! come mi guardò! Più bella La fa il dolor : più bella, si, mi parve, Più sovrumana! E la perdei! Lanciotto Me l'ha rapita!
Page 36 - Vorresti? il pensier tuo scemo. Tu temi Che un giorno in lei mi vendichi, in Francesca, Nella tua amante; e or più desio men prende. Che? d'immolarvi non ho dritto?
Page 9 - II tacer, colpa il domandar conforto, Colpa il narrar si reo delitto a un padre. Che il miglior degli sposi alla sua iiglia Diede... e felice non la fé ! GUIDO Me lasso!

Bibliographic information