Memorie di religione, di morale e di letteratura, Volume 14

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1828
 

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Page 47 - E quantunque niuna cosa paia che si possa trovare più vana de' sogni, egli ce n'ha pure una ancora più di loro leggiera; e ciò sono le bugie; però che di quello, che l'uomo ha veduto nel sogno, pure è stato alcuna ombra e quasi un certo sentimento: ma della bugia, né ombra fu mai né imagine alcuna. Per la qual cosa meno ancora si richiede tenere impacciati gli orecchi e la mente di chi ci ascolta ccn le bugie che co...
Page 567 - E s' io al vero son timido amico , Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico. La luce in che rideva il mio tesoro Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d' oro ; Indi rispose : coscienza fusca O della propria o dell...
Page 568 - Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d
Page 348 - Verrai a piaggia, non qui, per passare : Più lieve legno convien che ti porti. E il Duca a lui : Caron, non ti crucciare : Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole ; e più non dimandare.
Page 572 - Itaque, ut dixi, neque illa Sallustiana brevitas, qua nihil apud aures vacuas atque eruditas potest esse perfectius, apud occupatum variis cogitationibus iudicem et saepius ineruditum captanda nobis est ; neque illa Livii lactea ubertas satis docebit eum, qui 33 non speciem expositionis, sed fidera quaerit.
Page 66 - Inter pudicos barbaros impudici sumus. Plus adhuc dico offenduntur barbari ipsi impuritatibus nostris. Esse inter Gothos non licet scortatorem Gothum ; soli inter eos praejudicio nationis ac nominis permittuntur impuri esse Romani fornicatio apud illos crimen atque discrimen est, apud nos decus.
Page 562 - ... dietro; e se una pecora per alcuna cagione al passare d'una strada salta, tutte le altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. E i...
Page 85 - Né contra Dio né contra' santi, né daddovero né motteggiando, si dee mai dire alcuna cosa, quantunque per altro fosse leggiadra o piacevole. Il qual peccato assai sovente commise la nobile brigata del nostro messer Giovan Boccaccio ne' suoi ragionamenti sì che ella merita bene di esserne agramente ripresa da ogni intendente persona.
Page 295 - Per la qual cosa niuno può dubitare che a chiunque si dispone di vivere non per solitudini o ne' romitorii, ma nelle città e tra gli uomini, non sia utilissima cosa il sapere essere ne...
Page 569 - Dichiarazione degli antichi marmi modenesi con le notizie di Modena al tempo dei Romani (Modena, G.

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