Se qui, per dimandar, gente s' aspetta; Che troppo avrà d' indugio nostra eletta: Fece del destro lato al muover centro, O dolce lume, a cui fidanza io entro Per lo nuovo cammin, tu ne conduci, S'altra cagione in contrario non pronta, 12—13. Troppo avrà d' indugio ec.: troppo avremo a tardare ad eleggerci per qual parte andiamo. 14-15. Fece del destro ec. A dimostrarne come Virgilio, senza mutar loco, si volgesse verso il Sole, valsi dei termini coi quali esprimerebbesi il volgere di compasso per descrivere un circolo, al quale effetto di un piede del compasso si fa centro, e l'altro piede si fa girare. 20-21. S'altra cagione ec. Non fa qui Dante parlare Virgilio che di viaggio propriamente, e vuole 12 15 18 21 24 27 stabilito per massima, che non debba l'uomo viaggiare di nottetempo senza esservi da qualche necessità sforzato Prontare, vale stimolare, sforzare. 22. Migliaio per miglio: altri legge miglio. 24. Per la, vale a cagion della. 26. Parlando vale proferendo, gridando cortesi inviti. 27. Alla mensa d'amor ec., detto metaforicamente in vece di ad empiersi d'amore, di fraterna carità, virtù direttamente contraria al vizio dell' invidia, che nel presente balzo si sconta. La prima voce che passò volando, Per allungarsi, un'altra: i' sono Oreste 29. Vinum non habent. Parole della Santissima Vergine, dette per carità verso il prossimo alle nozze di Cana di Galilea, per impetrar dal suo Divino Figliuolo la mutazione dell' acqua in vino, e con ciò risparmiare a quegli sposi la confusione. 32-33. Un' altra ec. Costruzione: Passò, ed anche non s' af fisse, e ad un medesimo modo svani, un' altra, voce, gridando : i̇' sono Oreste. Oreste figliuolo di Agamennone e di Clitennestra, celebrato da' poeti per l'amicizia con Pilade, e infamato per aver ucciso sua madre. 35-36. E come vale e mentre amate da cui ec. È il comando passo del perdono. di Gesù Cristo in quelle parole: Diligite inimicos vestros. 37-40. Questo cinghio, cerchio, sferza La colpa della 'nvidia, corregge l' invidioso; e dice che le di fresco udite voci sono la ferza ; tratte, trattate, da amore, affetto opposto all' invidia; ma che lo fren, cioè le voci frenanti gl'invidiosi dal correre nel loro vizio, vuol esser del contrario suono " dee essere di voci minacciose, di voci commemoranti i severi di vini gastighi scaricati sopra gl' invidiosi, come saranno quelle del seguente Canto ai vv. 133 e 139. 42. Al passo del perdono, a piè della scala che dal secondo al terzo balzo ascende, ove sta l'An Ma ficca gli occhi per l'aere ben fiso; Guardàmi innanzi, e vidi ombre con manti E poi che fummo un poco più avanti, Gridar: Michele, e Pietro, e tutti i Santi. Che gli atti loro a me venivan certi, E l'un sofferia l'altro con la spalla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna, 45 48 51 54 57 60 gelo che perdona e rimette cotal appresentavano con chiarezza si◄ E l'uno il capo sovra l'altro avvalla, Non pur per lo sonar delle parole, E cuce, sì com' a sparvier selvaggio dov'è il perdono, ossia l' indul. 63. Avvalla, piega, abbassa. 64. Pogna per ponga. 65. Non pur per ec.: non solamente pel lamentoso gridare. 66. Ma per la vista, per la miserabile comparsa che non meno chicde. 67. Non approda per non arriva; giacchè per gli orbi, il Sole nasce invano. Altri spiega non approda per non fa pro. 69. Di sè largir non vuole: non vuol far dono di sè, non vuol loro mostrarsi. 71. Com' a sparvier selvaggio. Accenna il costume di addomesticare gli sparvieri con tener loro per qualche tempo cucite le palpebre degli occhi. 63 66. 69 72 75 73-74. A me pareva ec. Costruzione: Pareva a me far oltraggio, (commettere inciviltà) andando vedendo, nell'andar vedendo altrui, non essendo veduto. Suppone, ed è veramente spiacevole cosa il saper d'essere guardato, senza poter vedere chi ci guarda ; ed alleggerirsi cotal rammarico, se colui che non si può alla vista manifestare colla persona, manifestasi almeno all'udito col parlare. 75. Mio consiglio, cioè Virgilio. 76. Chè volea dir lo muto (parla di sè medesimo come di persona terza): ben sapea Virgilio che cosa voleva io dire rivolgendomi a lui, quantunque non parlassi ma stessi a guisa di muto. E però non attese mia dimanda; Della cornice, onde cader si puote, S'anima è qui tra voi che sia Latina; 80. Della cornice, della strada che, a guisa di cornice, terminava la sottoposta falda del monte. 81. S'inghirlanda, si cinge. 83. Orribile costura. Costura vale, cucitura. Il per poi sta qui invece di attraverso dell' ec. 86. L'alto Lume, Iddio. 87. Che 'l disio ec.: a cui solamente il desio vostro aspira. 88-90. Schiume Di vostra coscienza. Come la schiuma sigui fica la impurità dell'acqua, così la pone qui per la impurità della coscienza. Per fiume della mente 78 81 84 87 90 93 intendono gl' Interpreti chi le vo- 93. L' apparo, la imparo, la conosco; e dice che forse sarà per lei buono il conoscerla, pel giovamento che potrà arrecarle colle orazioni sue e d'altrui. |