La divina commedia: giusta la lezione del Codice bartoliniano, con un discorso preliminare intorno all'autore1853 - 529 pages |
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... Inferno . Non è permesso al divisamento di questo discorso d'entrare nelle specialità del poema , e vedere , sotto quanti e quali aspetti diversi il fiorentino Poeta l'umanità ci rappresenti ; vogliamo soltanto abbozzarne uno schizzo ...
... Inferno . Non è permesso al divisamento di questo discorso d'entrare nelle specialità del poema , e vedere , sotto quanti e quali aspetti diversi il fiorentino Poeta l'umanità ci rappresenti ; vogliamo soltanto abbozzarne uno schizzo ...
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... Inferno trista menzione , ma che pel sopravvenuto pentimento aspirar possono a futura sal- vezza . Nella terza Cantica infine trascorre Dante il Pa- radiso . Qui tutto è calma , tutto serenità ; men forti riescon le punture della satira ...
... Inferno trista menzione , ma che pel sopravvenuto pentimento aspirar possono a futura sal- vezza . Nella terza Cantica infine trascorre Dante il Pa- radiso . Qui tutto è calma , tutto serenità ; men forti riescon le punture della satira ...
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... esse riuscirono ad illustrarlo degna- mente : chè noi non ardiremo aspirare al vanto di esserne qui stati biografi o critici . C. Princigi . DELL ' INFERNO CANTO I. Nel mezzo del cammin di XXXVI DISCORSO PRELIMINARE .
... esse riuscirono ad illustrarlo degna- mente : chè noi non ardiremo aspirare al vanto di esserne qui stati biografi o critici . C. Princigi . DELL ' INFERNO CANTO I. Nel mezzo del cammin di XXXVI DISCORSO PRELIMINARE .
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... INFERNO CANTO I. Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura , Chè la diritta via era smarrita ; E quanto a dir qual ' era è cosa dura Questa selva selvaggia et aspra e forte , Che nel pensier rinnova1 la paura ...
... INFERNO CANTO I. Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura , Chè la diritta via era smarrita ; E quanto a dir qual ' era è cosa dura Questa selva selvaggia et aspra e forte , Che nel pensier rinnova1 la paura ...
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... aere ne temesse : Et una lupa , che di tutte brame Sembrava 13 14 carca nella sua magrezza , E molte genti fe ' già viver grame . 25 25 28 31 34 37 40 43 46 49 Questa mi porse tanto di gravezza Con la paura che 2 DELL ' INFERNO.
... aere ne temesse : Et una lupa , che di tutte brame Sembrava 13 14 carca nella sua magrezza , E molte genti fe ' già viver grame . 25 25 28 31 34 37 40 43 46 49 Questa mi porse tanto di gravezza Con la paura che 2 DELL ' INFERNO.
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¹¹ ACCADEMICI DELLA CRUSCA alcun Allor altra altrui amor appresso Arno assai avea Barbariccia beato Beatrice buon CANTO XXXI cerchio ch'è ch'io Chè ciascun ciel colle colui cominciò convien cotal cotanto credo d'ogni Dante DANTE ALIGHIERI dico dietro dimanda dinanzi disio dissi divina dolce donna dritto drizza duca eterno facea fece fiamma foco gente Gerion giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi Jacopo Rusticucci l'altro l'anima l'om l'ombra l'un lieta loco luce lume Maestro mente mondo monte mosse mostra Nembroth nova occhi omai parea parlar parole passi Perocchè petto piange pianta piè poco Poscia pria puote quinci Quivi raggio ragion rispose rota Rubicante s'io sangue santa sentii sovra spira spirto stella surge suso Tebe terra tosto trista vedea veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volte volve
Popular passages
Page 237 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio; e non fora giustizia Per ben letizia, e per male aver lutto.
Page 314 - Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso.
Page 1 - ... raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m' era durata la notte, ch' i
Page 4 - Se vuoi campar d'esto loco selvaggio: Ché questa bestia, per la qual tu gride. Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce che l' uccide: Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s'ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page xxii - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 52 - Nota non pure in una sola parte, Come Natura lo suo corso prende Dal divino Intelletto e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, SI che vostr
Page xiii - E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien d'amore , Che va dicendo all
Page 152 - Che per l'effetto de' suoi ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m'ha offeso.
Page xiii - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta;* E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Page 413 - Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d