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Popular passages

Page 165 - Ed io a lui : Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 685 - Sì che m' ha fatto per più anni macro. Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 469 - Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso, come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha: e giugner puollo; Se non, ciascun disio sarebbe frustra. Nasce per quello, a guisa di rampollo, Appiè del vero il dubbio: ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Page 465 - Ma poi che fui al piè d' un colle giunto, là dove terminava quella valle, che m' avea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 466 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...
Page 105 - ... indugio e col diffidare estingue il calor dei pensieri: che la lingua di una nazione essendo l' università dei segni vocali dei quali ella fa uso per esprimere i suoi concetti, non istà tutta negli scrittori, ma ve ne sta soltanto una parte. Quindi impropriamente è detta lingua, ma chiamarsi dovrebbe dizione o linguaggio. Tal distinzione imperiosamente richiesta dalla ragione, dedotta da incontrastabili principj, distrugge, a parer mio, tutti i sofismi dei nostri avversarj. Risulta pure che...
Page 165 - O frate, issa vegg' io, diss' egli, il nodo 55 Che il Notaio, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo, ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. 60 E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall' uno all
Page 464 - Li rami schianta, abbatte e porta fori, Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori.
Page 453 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che se piacere sarà di Colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Page 49 - Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede; così fatti "Vid' io color, quando posi ben cura.

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