La Divina commediaU. Hoepli, 1907 - 1047 pages |
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5ª ediz alcun amore angeli anime antichi ANTIPURGATORIO avea Bambgl Barg beati Beatrice Benv Betti Bocc bolgia Bull buon Buti canto cerchio ch'è ch'io chè cielo codd colla Conv corpo Cristo Dante dantesco dice Diez divina dolore donna Empireo Encicl essendo eterno Eunoè fece fiamma figlio Fior Firenze Flegetonte Frat gente Gerione girone Guelfi Guido Inferno intende l'altro l'anima l'uno Land Lips Lomb luogo Malacoda mente mondo monte Moore morte mostra Murat Nannuc occhi Orit Ovid parlare parole passo peccato pena Petr Piccarda piè poco Poeta pure Purg Purgatorio quæ quivi quod ragione salire santo senso Serrav sicut spiriti Stazio stelle superbia terra theol Thom Ugo Capeto vedere Vell Vent verso vidi Virg Virgilio virtù vivo volge vuol Wört XXII XXVII XXXI
Popular passages
Page 264 - Perigli siete giunti all' occidente A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 512 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Page 511 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio; e non fora giustizia Per ben letizia, e per male aver lutto.
Page 205 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 452 - Ma guarda fiso là, e disviticchia Col viso quel che vien sotto a quei sassi : Già scorger puoi come ciascun si picchia. O superbi Cristian, miseri lassi, Che, della vista della mente infermi, Fidanza avete ne...
Page 9 - Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 659 - Perchè sia colpa e duol d' una misura. Non pur per ovra delle ruote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine, Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruova. Ma tanto più maligno e più silvestro Si fa il lerren col mal seme e non colto, Quant' egli ha più di buon vigor lerrestro.
Page 424 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 529 - Per la sua forma ch' è nata a salire Là dove più in sua materia dura ; 31 Cosi Г animo preso entra in disire, Ch' è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...
Page 28 - Maestro, il senso lor m' è duro.' Ed egli a me, come persona accorta: 'Qui si convien lasciare ogni sospetto; Ogni viltà convien che qui sia morta. Noi...