La Divina commedia

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U. Hoepli, 1907 - 1047 pages
 

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Popular passages

Page 264 - Perigli siete giunti all' occidente A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 512 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Page 511 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio; e non fora giustizia Per ben letizia, e per male aver lutto.
Page 205 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 452 - Ma guarda fiso là, e disviticchia Col viso quel che vien sotto a quei sassi : Già scorger puoi come ciascun si picchia. O superbi Cristian, miseri lassi, Che, della vista della mente infermi, Fidanza avete ne...
Page 9 - Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 659 - Perchè sia colpa e duol d' una misura. Non pur per ovra delle ruote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine, Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruova. Ma tanto più maligno e più silvestro Si fa il lerren col mal seme e non colto, Quant' egli ha più di buon vigor lerrestro.
Page 424 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 529 - Per la sua forma ch' è nata a salire Là dove più in sua materia dura ; 31 Cosi Г animo preso entra in disire, Ch' è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...
Page 28 - Maestro, il senso lor m' è duro.' Ed egli a me, come persona accorta: 'Qui si convien lasciare ogni sospetto; Ogni viltà convien che qui sia morta. Noi...

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