Prose letterarie e artistiche

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Tipografia e libreria Salesiana, 1883 - 313 pages
 

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Page 85 - Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate.
Page 71 - Intra Tupino e l'acqua che discende Del colle eletto dal beato Ubaldo, Fertile costa d'alto monte pende, Onde Perugia sente freddo e caldo Da Porta Sole, e dirietro le piange Per greve giogo Nocera con Gualdo. Di...
Page 86 - Un punto solo m' è maggior letargo, Che venticinque secoli alla impresa, Che fe' Nettuno ammirar I' ombra d'Argo. Così la mente mia tutta sospesa Mirava fissa immobile ed attenta, E sempre di mirar faceasi accesa. A quella luce cotal si diventa, Che volgersi da lei per altro aspetto È impossibil che mai si consenta; Però che il ben, ch' è del volere obbietto, Tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella È difettivo ciò ch' è lì perfetto. Omai sarà più corta mia favella, Pure a quel ch' io...
Page 84 - Vergine madre, figlia del tuo figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Page 85 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi , Sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoi , che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani, Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Page 86 - O luce eterna che sola in te sidi, sola t'intendi, e da te intelletta e intendente te ami e arridi!
Page 87 - 1 geometra che tutto s'affige per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond'elli indige, tal era io a quella vista nova : veder volea come si convenne l'imago al cerchio e come vi s'indova; ma non eran da ciò le proprie penne : se non che la mia mente fu percossa 140.
Page 81 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 84 - Vergine madre, figlia del tuo figlio umile e alta più che creatura termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 1 suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo nell'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face di cariiate; e giuso, intra i mortali, se

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