Giulietta e Romeo. Ed. xvii., colle varianti fra le due primitive stampe venete; aggiuntavi la novella di M. Bandello su lo stesso argomento [&c.]; col corredo d'illus. per cura di A. Torri1831 |
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Popular passages
Page 35 - Romeo doveva mandare, data ad un frate che a Mantova andava; il quale giunto nella città, ed essendo due o tre volte alla casa di Romeo stato, né per sua gran sciagura trovatolo mai in casa, e non volendo la lettera ad altri che a lui proprio dare, ancora in mano 1...
Page 92 - Tuttavia come da la compagnia involar si poteva, si dava in preda al dolore ed a le lagrime. Il che fu cagione che ella ne divenne magra e tutta malinconica, di modo che più quella bella Giulietta che prima era, quasi non assembrava. Romeo con lettere la teneva visitata e confortata, dandole sempre speranza che in breve sarebbero insieme. La pregava anco caldamente a star allegra e trastullarsi e non si prender tanta malinconia, che al tutto si prenderebbe il miglior modo che si potesse. Ma il tutto...
Page 36 - Francesco già abitata , presso le mura della quale, dal canto di fuori , erano allora appoggiati certi avelli di pietra, come in molti luoghi fuori delle Chiese veggiamo ; uno de' quali antica sepoltura di tutti i Cappelletti era , e nel quale la bella giovane si stava . A questo accostatosi Romeo ( che forse verso le...
Page 31 - Veleno non ti darò io, figliuola, che troppo gran peccato sarebbe , cbe tu così giovanetta e bella ti morissi ; ma quando ti dia il cuore di fare una cosa , che io ti dirò , io mi vanto di guidarti sicuramente dinanzi al tuo Romeo . Tu sai , che l'arca de...
Page 98 - Quivi il frate puntalmente a la giovane manifestò la sua polvere e le disse la vertù che aveva e che più volte l'aveva esperimentata e sempre trovatala perfetta. - Figliuola mia -, diceva messer lo frate, questa mia polvere è tanto preziosa e di sì gran valore che senza nocumento ti farà dormire quanto t'ho detto, ed in quel mezzo...
Page 81 - ... sempre aveva alcuna novelluccia per le mani da far ridere la brigata e troppo volentieri senza danno di nessuno si sollazzava. Aveva poi sempre il verno e la state e da tutti i tempi le mani via più fredde e più gelate che un freddissimo ghiaccio alpino; e tutto che buona pezza scaldandole al fuoco se ne stesse, restavano perciò sempre freddissime. Giulietta che...
Page 19 - ... loro uomini insieme parlavano. Essendo così costoro quasi rappacificati, avvenne un carnevale, che in casa di messere Antonio Cappelletti, uomo festoso e giocondissimo, il quale primo della famiglia era, molte feste si fecero e di giorno e di notte, ove quasi tutta la città concorreva : ad una delle quali, una notte (come...
Page 92 - Verona uscito, trovò buona e fidata compagnia a l'ordine ed a Mantova sicuramente si condusse. Quivi, presa una casa, non gli lasciando suo padre mancar danari, onoratamente e ben accompagnato se ne stava. Giulietta tutto il...
Page 97 - Teneva poi in così dolce morte il bevitore circa quaranta ore almeno e talora più, secondo la quantità che si beveva e secondo il temperamento degli umori del corpo di chi la beveva. Fatta che aveva la polvere la sua operazione, svegliavasi l'uomo o donna né più né meno come se lungo sonno dolcemente avesse...
Page 103 - ... e scapigliarsi come forsennata. Messer Antonio, non meno di lei dolente, quanto meno con lagrime sfogava il suo cordoglio tanto più a dentro quello maggior diveniva; tuttavia egli che teneramente la figliuola amava, sentiva dolor grandissimo, ma come più prudente meglio sapeva temperarlo. Fra Lorenzo quella...