Dante e il piemonteFratelli Bocca, 1922 - 647 pages |
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Popular passages
Page 85 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non si profonde, che i fondi sien persi, Tornan de...
Page 172 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 97 - Temp'era dal principio del mattino, e '1 sol montava 'n su con quelle stelle ch'eran con lui quando l'amor divino mosse di prima quelle cose belle...
Page 63 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d
Page 94 - Che flima avrai tu più, se vecchia scindi Da 'te la carne, che se fossi morto Innanzi, che lasciassi il pappo e 'l dindi; Pria che passin mill...
Page 68 - Or ti piaccia gradir la sua venuta: libertà va cercando, ch'è si cara, come sa chi per lei vita rifiuta.
Page 216 - Finis totius et partis esse posset multiplex, scilicet 200 propinquus et remotus. Sed omissa subtili investigatione, dicendum est breviter, quod finis totius et partis est, 'removere viventes in hac vita de statu miseriae, et perducere ad statum felicitatis'.
Page 135 - 1 buono Augusto al tempo de li dèi falsi e bugiardi. Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d'Anchise che venne da Troia, poi che il superbo Iliòn fu combusto. Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?
Page 75 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 114 - Io fui radice della .mala pianta, Che la terra cristiana tutta aduggia Si, che buon frutto rado se ne schianta.