La divina commedia, Volume 1 |
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abbia Accademici alcun Allor altra amore anima antichi assai avea aver bella buon canto CAPITOLO cerchio certo ch'io Chè ciascun citato CODICE colla coloro colpa colui comento comincia Commedia comune convien credo Crusca Dante dice dinanzi dire disse dissi divina dolor duca edizione face fece forma fosse fossi gente gran gridò guarda inferno intorno invece Italiani italiano l'altro l'autorità l'un lasciò latino legge lezione lingua loco Lombardi lungo luogo Maestro maggior male mano mente mezzo mondo Monti morte nome nota note occhi oltre pare parlare parole passo pena pensa persona piè piedi poco poeta porta possa posto potuto presente preso principio prova quei ragione Rispose scritto scrivere segno segue senso sentimento signor sovra spiriti stampa suono terra testi tornar tratta trova Vedi venir verbo vero verso vidi vivo voce volgare volte
Popular passages
Page 170 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 287 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 10 - Ch' ella mi fa tremar le vene ei polsi. A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l...
Page 29 - Quinci fur quete le lanose gote Al nocchier della livida palude, Che intorno agli occhi avea di fiamme rote. Ma quell' anime ch' eran lasse e nude, Cangiar colore e dibattero i denti, Ratto che inteser le parole crude.
Page 94 - S'elli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto quell'arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi: perché quel popolo è sì empio Incontr'a' miei in ciascuna sua legge? Ond...
Page 93 - Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Page 223 - Che per mare e per terra batti 1' ali, E per lo Inferno il tuo nome si spande. Tra li ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini, onde mi vien vergogna, E tu in grande onranza non ne sali. Ma se presso al mattin del ver si sogna, Tu sentirai di qua da picciol tempo Di quel che Prato, non eh' altri, t' agogna. E se già fosse, non saria per tempo. Così foss' ei, da che pure esser dee ! Che più mi graverà com' più m
Page 22 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Page 104 - Nota non pure in una sola parte, Come Natura lo suo corso prende Dal divino Intelletto e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, SI che vostr
Page 254 - Ond' io gli orecchi colle man copersi. Qual dolor fora, se degli spedali Di Valdichiana tra il luglio e il settembre, E di Maremma e di Sardigna i mali Fossero in una fossa tutti insembre, Tal era quivi, e tal puzzo n' usciva, Qual suole uscir dalle marcite membre.
Bibliographic information
| Title | La divina commedia, Volume 1 La divina commedia, Dante Alighieri |
| Author | Dante Alighieri |
| Editor | Quirico Viviani |
| Publisher | Pei Fratelli Mattiuzzi, 1823 |
| Original from | the University of Michigan |
| Digitized | 13 Sep 2007 |
| Export Citation | BiBTeX EndNote RefMan |