Le lettere edite e inedite di Messer Giovanni Boccaccio, tradotte e commentate con nuovi documentiG. C. Sansoni, 1877 - 501 pages |
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acciocchè adeo adunque alcuni amici animo atque autem Avignone cart Certaldo ch'io chè Ciampi Cino da Pistoia Codd Codice colla credo Decamerone desiderio dice dicti ediz egregio eius enim etiam fama Fiorentini Firenze Florentiae Francesco Francesco Petrarca fuit Giovanni Boccaccio grandissimo haec Iacopo igitur illi Imperocchè inclito ingegno ipse l'ediz latino legge Leonzio Pilato lettera lettere libri lodi Manni Mecenate medesimo mente Messer Giovanni mihi morte Moutier Napoli Niccola Acciaioli niuno nome nomen nunc omnia opere padre parole patria perocchè Petrarca Plut poeta possa prego Priore pure quae quam quibus quid quidem quod quos ragione Ravenna Repubblica fiorentina ritratto Sancti satis scritto scrivere secolo xv Senili sunt tamen tibi tuam tuum uomini uomo Vedi Verum Zanobi da Strada
Popular passages
Page xxxvi - Ma per salirla mo nessun diparte Da terra i piedi : e la regola mia Rimasa è giù per danno delle carte. Le mura che soleano esser badia, Fatte sono spelonche ; e le cocolle Sacca son piene di farina ria. Ma grave usura tanto non si tolle Contro 'l piacer di Dio, quanto quel frutto, Che fa il cuor de
Page 63 - Ma fosse pure che drizzata l' avesse a scopo più sublime, e questo pienamente raggiunto, che perciò ? Perché invidiarlo, e non piuttosto sentirne gaudio? Invidio io forse Virgilio ? Se pur non credasi che a quello invidio il roco acclamare, e l'applaudire degli osti , dei tintori , e dei lanaiuoli, usi a dir villania a cui non voglion dar lode, ammiratori e lodatori che Virgilio ed Omero non ebbero, e che son contento pur io di non avere : ché so ben io in quale stima dei dotti sieno le lodi...
Page 134 - ... altre grandi cose di grandissimo splendore chiare; il che avere aperto a te é senza dubbio di soperchio. In tra queste cose così risplendienti era ed é una breve particella, attorniata e rinchiusa d'una vecchia nebbia, e di tele di ragnolo e di secca polvere disorrevole, fetida e di cattivo odore, e da esser tenuta a vile da ogni uomo quantunque disonesto ; ' la quale io spessissimo volte teco, quasi d' uno grande navilio la più bassa parte d'ogni bruttura recettacolo, sentina chiamai.
Page xxxvi - At ille rigide respondit, ostendens sibi altam scalam: ascende quia aperta est. llle laetus ascendens invenit locum tanti thesauri sine ostio vel clavi, ingressusque vidit herbam natam per fenestras, et libros omnes cum bancis coopertis pulvere alto; et mirabundus coepit aperire et volvere nunc istum librum, nunc illum, invenitque ibi multa et varia volumina antiquorum et peregrinorum librorum; ex quorum aliquibus...
Page 74 - Senzadié se alcuno luogo a spirito punto schifo fu noioso a vedere , o ad abitarvi, la nostra città mi pare uno di quelli , se a coloro riguarderemo, e a...
Page 113 - L'uno più lento, l'altro procede più spedito : questi nella luce, quegli nel buio : l'un si asside più in basso, l'altro più in alto si ferma. Beato di tutti questi è il viaggio , ma quello è più glorioso che da più bella luce accompagnato giunge più in alto : ond...
Page 3 - ... quali dice, che nobili giovani furono e di real sangue discesi, in latino volgare e per rima...
Page 174 - Napoli ed intra nobili giovani meco in età convenienti, i quali, quantunque nobili, d'entrare in casa mia né di me visitare si vergognavano.
Page 481 - ... n virtù non è chi si diletti. Lasso, che morte in picciol tempo ha tolto a te, Fiorenza, ciascun caro e degno. Principio fo da Pietro e da Francesco, che in sacra scrittura vidon molto; 20 vergogna a tali, che portan lor segno ch'apena intendon latin da tedesco. E perché qui m...
Page 96 - ... cittadini nostri; e con li miei libricciuoli, quante volte voglia me ne viene, senza alcuno impaccio posso liberamente ragionare. E...