Nuovo giornale de' letterati, Volume 5S. Nistri., 1823 |
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aeriforme alcuni allac allacciata allacciature Ammoniaca Anas anco antichi Antonio Canova arterie assai autunno avea bella Bient Bientina brattee calatide Calisaria Canova cervelletto chè Chine intatte Chinina chirurgi Cicerone cilindretto clinanto colla colore Comparisce Comune in inverno Comunissimo credere Croton decozioni diatesi dice Dott dritto esperimenti esso esterna febbri biliose figlio Fior Forapaglie gialla giallastro Giornale giorni gius di natura gran Greci inverno l'arteria laccio legatura Leggerissimo Leggiero intorbida letterati lingua Lord Byron Lord Grenville lungo luogo maggior malattia medesimo mente metodo mezzo monti Pisani morbo petecchiale mostra Nidifica nuova opera osservazioni ovario paduli parlare parole passa periclino petecchia piante poco poeta popolo possa Precipitato presso primavera Prof pubblica pure quantità resultati rossastro sapore scienza scritto scrittori sembra Sinantere squame stro abbondante Sylvia tale temporaria Toscana tragedia trova trovasi Vaccà Val di Chiana varj vedere veruna zione сс сс
Popular passages
Page 269 - 1 bel tempo rimena ei fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, e garrir Progne e pianger Filomena, e primavera candida e vermiglia; ridono i prati e '1...
Page 175 - Biografia universale antica e moderna ossia storia per alfabeto della vita pubblica e privata di tutte le persone che si distinsero per opere, azioni, talenti, virtù e delitti. Opera affatto nuova compilata in Francia da una società di dotti ed ora per la prima volta recata in italiano con aggiunte e correzioni, Venezia, GB Missaglia, 1822-1841, v.
Page 228 - Nave dall' onde combattuta e vinta , Quando la gente, di pietà dipinta, Su per la riva a ringraziar s atterra; Né lieto più del carcer si disserra Chi 'ntorno al collo ebbe la corda avvinta, Di me, veggendo quella spada scinta, Che fece al signor mio sì lunga guerra.
Page 233 - E libere nutrirò alme di guerra ! Di quest'etade i -gracili ; Figli velando di virtù le voci , Ad avvilirsi facili. Perché non vili li nomar feroci . . Ma ov'è fra noi chi docile Della patria ali' amor doni se stesso, E ad ogni giogo indocile Ami pria di servir, cadere oppresso?
Page 352 - JL-jlla certamente mi credeva ammogliato, e con figli, quando pensava che io •avessi fatto male a rianimare all'invito fattomi alla Corte di Russia. Secondo me, quando vi sono stato invitato, credo di aver avuto l'onore come se vi fossi stato. Per farmi poi uno stato migliore non saprei che cosa farmene, mentre io non voglio vivere con più lusso di quello che fo, né lavorar meno; bensì libero e lontano dalle infinite brighe che porterebbe l'essere ad una Corte.
Page 175 - Monumenti etruschi o di etrusco nome , disegnati , incisi, illustrati e pubblicati dal cav.
Page 238 - Pace smarrita coprì il volto, e cinse Marte il cimiero. Rise Discordia; non chiamato auriga saltò sul carro apportator di guerra, e con un guardo misurò la terra dalla quadriga. - All'armi, all'armi!
Page 243 - ... del caso, e della moltitudine libera operante, non soggetta a regole, ma alla natura , la quale , benché a se stessa conforme , pure talora mostra compiacersi di scherzare a suo arbitrio con certe capricciose differenze in ogni sua produzione. Né poche sono nelle lingue queste anomalie ; onde sovente è più l'appendice che la regola. E perché? perché bisognò, che le grammatiche stessero al fatto , e non fecero legge di ciò , che vollero , ma di ciò, che il popolo liberamente facendo,...
Page 26 - Scaevolae, sermo autem in novem et dies et libros distributus de optimo statu civitatis et de optimo cive...
Page 235 - Se d' un lungo servizio, Per gli altri amari, a voi son dolci i frutti, Possenti almen nel vizio, Siate servi d