Dante's Göttliche KomödieG. Barber̀a, 1889 - 723 pages |
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... che'l possiede . Ma dimmi : quei della palude pingue , Che menal vento , e che batte la pioggia , Eche s'incontran con sì aspre lingue , Perchè non dentro della città roggia Son ei puniti , se Dio gli ha in ira ? Ese non gli ha , perchè ...
... che'l possiede . Ma dimmi : quei della palude pingue , Che menal vento , e che batte la pioggia , Eche s'incontran con sì aspre lingue , Perchè non dentro della città roggia Son ei puniti , se Dio gli ha in ira ? Ese non gli ha , perchè ...
Page 109
... che l'altra fïata , Ch'io discesi quaggiù nel basso Inferno , Questa roccia non era ancor cascata . Ma certo poco pria , se ben discerno , Che venisse Colui , che la gran preda Levò a Dite del cerchio superno , Da tutte parti l'alta ...
... che l'altra fïata , Ch'io discesi quaggiù nel basso Inferno , Questa roccia non era ancor cascata . Ma certo poco pria , se ben discerno , Che venisse Colui , che la gran preda Levò a Dite del cerchio superno , Da tutte parti l'alta ...
Page 125
... che ' l destro piede è terra cotta : E sta ' n su quel , più che ' n su l'altro , eretto . Ciascuna parte , fuor che l'oro , è rotta D'una fessura , che lacrime goccia , moratam in terris .. Casto può anche prendersi per retto ...
... che ' l destro piede è terra cotta : E sta ' n su quel , più che ' n su l'altro , eretto . Ciascuna parte , fuor che l'oro , è rotta D'una fessura , che lacrime goccia , moratam in terris .. Casto può anche prendersi per retto ...
Page 224
... Chè l'imagine lor vie più m'asciuga , Che'l male , ond ' io nel volto mi discarno . La rigida giustizia , che mi fruga , Tragge cagion dal luogo ov'io peccai , A metter più gli miei sospiri in fuga . 48. gli altri mal nati , sciagurati ...
... Chè l'imagine lor vie più m'asciuga , Che'l male , ond ' io nel volto mi discarno . La rigida giustizia , che mi fruga , Tragge cagion dal luogo ov'io peccai , A metter più gli miei sospiri in fuga . 48. gli altri mal nati , sciagurati ...
Page 229
... che'l viso m'andava innanzi poco : Ma io senti ' sonare un alto corno Tanto , che avrebbe ogni tuon fatto fioco ; Che , contra sè la sua via seguitando , Dirizzò gli occhi miei tutti ad un loco . Dopo la dolorosa rotta , quando Carlo ...
... che'l viso m'andava innanzi poco : Ma io senti ' sonare un alto corno Tanto , che avrebbe ogni tuon fatto fioco ; Che , contra sè la sua via seguitando , Dirizzò gli occhi miei tutti ad un loco . Dopo la dolorosa rotta , quando Carlo ...
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alcun allora altrui amore angeli anime antichi apocope appresso avea beati Beatrice bolgia buon Cacciaguida canto canto VIII canto X canto XVI cerchio ch'a ch'è ch'io Chè che'l ciascun cielo colla colui convien corpo credo Cristo d'ogni Dante dice dietro dimanda dinanzi disio divina dolce Donna Duca empireo Eneide esso eterno Eunoè fece fiamma figlio Flegias fuoco gente Gerione Gesù Cristo Ghibellini giro girone grido Guelfi Inferno Intendi l'altro l'anima l'un luce lume luogo Maestro maraviglia mente mezzo mondo monte morte mosse mostra occhi omai padre Paradiso parea parlare parole passi peccato Perocchè pianta Piccarda piè poco Poeta Poscia pria Purg Purgatorio quinci quivi raggio ragione rispose s'io santo sfere celesti sovra spiriti splendore Stazio stelle Tebe terra tosto uomo vale a dire veder Vedi veggio venire vêr vidi Virgilio virtù viso vista volse vuol
Popular passages
Page 641 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli...
Page 256 - Vidi presso di me un veglio solo Degno di tanta reverenza in vista , Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante De' quai cadeva al petto doppia lista.
Page 71 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che 1' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo...
Page 155 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 505 - Io veggio ben che giammai non si sazia Nostro intelletto, se '1 ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto l' ha : e giunger puollo ; Se non, ciascun disio sarebbe frustra.
Page 162 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Page 587 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote; Non v' era giunto ancor Sardanapalo A.
Page 352 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia; Non dico tutti; ma, posto ch'io'l dica, Lume v...
Page 376 - Dall' altra parte in fuor troppo s' approccia. Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam con passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' io sentia Pietosamente piangere e lagnarsi : E per ventura udi...
Page 655 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò '1 cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L'anime a Dio, quiv