Del Veltro allegorico di Dantepresso Giuseppe Molini, all'insegna di Dante, 1826 - 216 pages |
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adunque Alboino alcuno allora antichi appo Aretini Arezzo armi Arrigo VII avea avesse Azzone VIII Bavaro bellini Bianchi Bologna Bolognesi Bonifazio VIII Buonaccolsi Buonconte Cane Scaligero Canto capitano cardinale Carlo Carpigna castello Castruccio Cesena città conte Ugolino conti Guidi Corso Donati Dante Alighieri diè esuli Faggiolani fece Federigo Feltre Fieschi figlio Filippo il Bello Fiorentini Firenze Franceschino Francesco frate Ilario fratello Genova Gherardesca Ghibellini ghieri giorni Giovanni di Virgilio Gubbio Guelfi guerra Ibid imperiale Imperio Inferno intanto Italia l'Alighieri lettera Lucca Lucchesi Lunigiana Malaspina Malatesta di Verrucchio Massa Trabaria Matteo Visconti messer Corso Monte-Feltro Moroello morte nipote nome Novello nuovo pace Paolozzo Parad patria Pisa Pisani podestà poema poeta Polenta pontefice pubblica Purg Purgatorio quivi quod Ranieri Ravenna Roberto Romagna Ruggieri San Godenzo Scala Scaligero Scarpetta degli Ordelaffi Sicilia signor Toscana tosto Trevigi Ubaldini Uguccione della Faggiola VELTRO Verona vescovo vicario
Popular passages
Page 23 - GC stissime: fiera e paurosa la vista bastare per volgere in fuga il nemico : insolita copia di cibi appena esser da tanto che sostentassero così gagliarda persona. I quali detti potrebbero per avventura dipingerlo alle nostre menti quale rozzo ed ingordo accoltellatore: nondimeno chi lo conobbe afferma che fu allegro il volto di lui, e che straordinaria robustezza del corpo si congiungeva in esso all' ingegno ed alle arti del favellare.
Page 98 - Colà dove la Magra maestoso fiume termina il corso , a destra della sua foce , si prolunga nel mare Monte Caprione, antico retaggio dei vescovi di Luni e dei Malaspina. La punta estrema del Monte Caprione chiamasi del Corvo ; qui comincia il golfo di Spezia , un dì porto di Luni sulla deliziosa ligure spiaggia. Nelle altezze delle quali si corona quel golfo, frequenti appariscono i castelli ove imperavano gli Spinola, i Doria, i Fieschi ed i Malaspina. Intorno al Corvo il piccolo porto di Lerìce...
Page 209 - ... sed musico. Et ut laudes ipsius in suis operibus esse sinantur, ubi sine dubio apud sapientes clarius elucescunt, breviter ad propositum veniam.
Page 62 - Non arrossiva l' uno di chiedere : amava l* altro di antivenir la richiesta e addolciagli la sciagura dell' esilio. Percorse il poeta i ridenti contorni di Verona lungo T Adige infino a quella rovina sovra esso di quà da Trento, della quale sono incerti e l' età e la cagione : rovina che già da qualche secolo si scorgeva , poiché Dante assicura di non sapere se fu prodotta da tremuoti o da pochezza di sostegno (i). Gugliemo di Castelbarco e Lantieri di Paratico onorevolmente il trattennero per...
Page 32 - Alighieri ne andò a quella volta , e vide cedere alle armi guelfe il castello della Caprona otto miglia lontano di Pisa (2). In quell'assedio, poeta non meno che soldato, Dante conobbe Nino Visconti giudice di Gallura e nipote di quel conte Ugolino, cui Dante stesso ^vendicò e cogli scritti e col ferro. XI. Trascorsi alquanti giorni dalla presa della Caprona, orrido avvenimento attristò la Romagna. Malatesta di Verrucchio fuggitivo in Pesaro avean seguito i suoi figli e la nuora Francesca: quivi...
Page 98 - Uguccione , andonne incognito al monistero. Stava il frate in sull' uscio coi suoi , allorché vide uno straniero entrar nella chiesa: il volto era di uomo afflitto dalla sventura. Interrogato che volesse? — Pace, rispose. Il frate trattolo in disparte, domandò e seppe il nome; voi dunque siete colui del quale parla tanto la fama? — Io sono; e intendo girne alle parti di oltremonte , non sì , che io non volessi lasciare di me alcun monumento agl' Italiani , acciocché non perdano allatto la...
Page 192 - Monarchia , nel quale per verità troppo smisurate cose facea dirgli l' amor delle parti e della causa imperiale: dover l'universo mondo appartenere all' Imperio dei Romani : così aver comandato Iddio Ottimo Massimo quando sollevò a tanta grandezza quel popolo ; per salvarlo, aver anche oprato prodigi e permesso infra gli altri che animosamente gridassero le oche del Campidoglio. Più lievi motivi di questi bastavano al cardinal del Poggetto per condannare alcuno di eresia o anche di negromanzia...
Page 165 - S'innalza il monistero sui più difficili monti Anni di dell'Umbria. Gli é imminente il Catda, gigan- ,3,3 te degli Appennini; e sì l'ingombra che non di rado gli vieta la luce in alcuni mesi dell'anno. Aspra e solinga via tra le foreste conduce all' ospizio antico di solitari cortesi, che additano le stanze ove i loro predecessori albergarono l
Page 99 - Il che fatto, ei recitò al frate i primi tre versi del poema latino (i); e, narratogli le cause dell'avere scritto in volgare , il supplicò di scrivere ad Uguccione , che bene il suo amicissimo Alighieri avea considerato l'Italia: non avervi egli saputo scorgere se non tre soli magnanimi , ai quali offerire le tre parti dell...
Page 125 - Romagna: ove si é detto, che Roberto di Napoli tollerava i Ghibellini ed i Bianchi. Di questa nuova gita dell' Alighieri faceva testimonianza un' altra lettera scritta [di Forlì a Cane della Scala in nome degli esuli Fiorentini: Pellegrino Calvi, già segretario di Scarpetta degli Ordelaffi, ne trasse copia di proprio pugno: ma il tempo ha distrutto così questa come le molte altre che Dante dettò in servigio dei suoi, , . < (OParg.XIV-99.