Lettera a Giovanni Rosini

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Presso Vincenzo Poggiali, 1826 - 46 pages
 

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Popular passages

Page 24 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 24 - E disser : padre , assai ci fia men doglia , Se tu mangi di noi : tu ne vestisti ' Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 14 - Tritone aveva in costume di non mencie in iscrittura le cose sue ma di communicare liberamente agli altri quello che sapeva. Ora le annotazioni di cui parlo, scritte da tre mani diverse, a grandissima fretta e con parole qua e là incominciate a scrivere e poi datovi di penna, mostrano appunto che si scrivevano, mentre altri dettava... Dippoi io v'ho incontrato per entro, dal principio alla fine, la...
Page 3 - La Divina Commedia di Dante Alighieri giusta la lezione del Codice Bartoliniano.
Page 15 - Ora le annotazioni di cui parlo, scritte da tre mani diverse, a grandissima fretta e con parole qua e là incominciate a scrivere e poi datovi di penna, mostrano appunto che si scrivevano, mentre altri dettava... Dippoi io v'ho incontrato per entro, dal principio alla fine, la stessa sobrietà e gravità di dottrina e la stessa maniera di dire, la quale dà a divedere chiaramente esser elle fattura d'un solo e non di più », op.
Page 14 - annotazioni scritte da tre mani diverse, a grandissima fretta, » e con parole qua e là incominciate a scrivere e poi datovi di » penna, mostrano appunto che si scrivevano mentre altri det
Page 20 - In fine morì pur di fame, perché non durò che non se ne putrefecero le carni — . (2) Effemeridi Siciliane giugno 1832.
Page 18 - Rezzi, il quale ultimo, non ricordato da altri, espresse un positivo giudizio che noi di buon grado e appieno sottoscriviamo: « Leggendo, io vi trovava tanto buon giudizio e tanta erudiziene, massimamente intorno ai fatti, agli usi e alle opinioni de' tempi di mezzo, che mi sapeva gran peccato ch'egli [Carlo Barberini] non l'avesse tratto [il commento] al fine»5.
Page 13 - Dante faite con Messer Trifone in Bassano. E siccome da que» sta intitolazione sembrerebbe che non del solo Gabriele fossero » le preziosissime postille ne' margini, cos'i il Rezzi fattone dili» gente studio, conchiuse che son tutte cose del nostro Gabriele, » cioè dettate da lui e scritte da mano diversa.
Page 24 - Gaddo mi si gettò disteso a' piedi, ' Dicendo: Padre mio, che non m'aiuti? Quivi mori; e come tu mi vedi, Vid' io cascar li tre ad uno ad uno Tra 'I quinto dì e 'I sesto; ond...

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