Proverbi e motti del dialetto gallipolino reccolti ed illustrati

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Tip. G. Stefanelli, 1902 - 208 pages
 

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Popular passages

Page 64 - ... qui studet optatam cursu contingere metam, multa tulit fecitque puer, sudavit et alsit, abstinuit venere et vino ; qui Pythia cantat tibicen, didicit prius extimuitque magistrum. nunc satis est dixisse ' ego mira poemata pango ; occupet extremum scabies ; mihi turpe relinqui est, et quod non didici sane nescire fateri.
Page 129 - ... ma di tant'alto e nobile intelletto, che stupir fece il mondo e la natura. Mentr'egli visse, e fu Bertoldo detto, fu grato al Re; morì con aspri duoli per non poter mangiar rape e fagiuoli. Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte. Chi è uso alle rape, non vada ai pasticci. Chi è uso alla zappa, non pigli la lancia. Chi è uso al campo, non vada alla corte.
Page 58 - Se a ciascun l'interno affanno Si leggesse in fronte scritto, Quanti mai, che invidia fanno, Ci farebbero pietà! Si vedria che i lor nemici Hanno io seno; e si riduce Nel parere.
Page 27 - Chi brama onor di sproni o di cappello, Serva re, duca, cardinale o Papa; Io no, che poco curo e questo e quello. In casa mia mi sa meglio una rapa Ch'io cuoco, e cotta su uno stecco inforco, E mondo e spargo poi...
Page 159 - Siam navi all'onde algenti Lasciate in abbandono: Impetuosi venti I nostri affetti sono: Ogni diletto è scoglio: Tutta la vita è mar.
Page 154 - Chi lascia la via vecchia per la nuova, Sa quel che lascia, non sa quel che trova.
Page 95 - Chi è sano e non è in prigione, se si rammarica, non ha ragione. Chi ha buon pane e buon vino, ha troppo un micolino. Chi lascia il vicin per un mancamento, va più in là e ne trova cento.
Page 27 - In casa mia mi sa meglio una rapa ch'io cuoca, e cotta s'un stecco me inforco, e mondo, e spargo poi di acetto e sapa, che all'altrui mensa tordo, starna o porco selvaggio; e cosi sotto una vii coltre, come di seta o d'oro, ben mi corco. E più mi piace di posar le poltre membra, che di vantarle che alii Sciti sien state, agli Indi, a li Etiopi, et oltre.
Page 100 - Non sono i medici, non sono i medicamenti che guariscono le malattie e le scacciano da' corpi umani : ella è la sola natura, e la buona regola del vivere. A questa buona regola del vivere si attenga VS illustrissima se vuoi vivere vita lunga e vita sana.
Page 80 - Ond' è dal corso suo quasi smarrita Nostra natura vinta dal costume : Ed è sì spento ogni benigno lume Del ciel per cui s'informa umana vita; Che per cosa mirabile s' addita Chi vuoi far d'Elicona nascer fiume.

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