Atti e documenti editi e inediti del governo della Toscana dal 27 aprile in poi, Volume 1Logge del grano, 1860 |
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27 Aprile Affari Ecclesiastici ALESSANDRO DANZINI Amministrazione Assemblea BETTINO RICASOLI BON-COMPAGNI BUSACCA Cedole Comunali cinquantanove cittadini Commercio Commissario Straordinario Commissione Consiglio dei Ministri d'Italia Dato in Firenze Deputato dichiara diritto Dott dovranno elettorali Elettori elezioni EMANUELE IL GOVERNO ENRICO POGGI esecuzione del presente Generale Giustizia e Grazia GOVERNO DELLA TOSCANA GOVERNO PROVVISORIO TOSCANO Grazia ENRICO Grazia L. S. Guardia Nazionale incaricato della esecuzione Indipendenza Interno B Italiani l'apposizione del Sigillo l'Assemblea Lajatico Lavori pubblici Legge lire italiane milleotto milleottocento Ministri e Ministro Ministro dell'Interno Ministro delle Finanze Ministro di Giustizia Ministro Reggente Napoleone III ordine paese politica popolo Prefetti presente Decreto Presidente del Consiglio provvedere Rappresentanti REGNANDO S. M. VITTORIO Regolamento respettivo RICASOLI RIDOLFI S. M. VITTORIO EMANUELE S. V. Ill.ma sarà saranno sarda scana Segretario servizio Sezione Sigillo Il Ministro squittinio tanove TOSCANA Considerando UBALDINO PERUZZI Avv Uffiziali Università di Pisa vettura VINCENZO MALENCHINI Mag voti zione
Popular passages
Page 94 - P ordine e la felicità della Toscana : dichiara che non conosce modo alcuno in cui tale Dinastia possa ristabilirsi e conservarsi senza offesa ai sentimenti delle popolazioni, senza costante e inevitabile pericolo di vedere turbata incessantemente la pace pubblica, e senza danno d
Page 313 - La Consulta, udite le comunicazioni del Governo, persuasa che il ritorno della caduta Dinastia, come qualunque altro assetto che fosse contrario al sentimento nazionale, sarebbe incompatibile col mantenimento dell'ordine in Toscana, e getterebbe in Italia il seme di nuovi sconvolgimenti, opina che il Governo 1.° Faccia i più premurosi uffici presso SM l'imperatore dei Francesi, e si adoperi anche presso le altre grandi Potenze, perché nel determinare le sorti di questa parte d' Italia si abbia...
Page 46 - Governo granducale insomma si comportava, in presenza di un sentimento magnanimo e profondo che tutti i Toscani condividevano, come se si trovasse a fronte del sentimento anarchico e artificiale di una fazione. Intanto gli avvenimenti incalzavano ; il Congresso proposto dalla Russia, e sul quale il Governo di Leopoldo Secondo aveva fondate tante illusioni, era riconosciuto impossibile, e la guerra si avvicinava. Le pratiche già iniziate col Principe e col Ministero dai più ragguardevoli personaggi...
Page 201 - Toscana di cui voi siete gl'interpreti verso di me. Ve ne ringrazio, e meco ve ne ringraziano i miei popoli. Accolgo questo voto come una manifestazione solenne della volontà del popolo toscano , che nel far cessare in quella terra, già madre della civiltà moderna , gli ultimi vestigi della signoria straniera , desidera di contribuire alla costituzione di un forte Reame che ponga l'Italia in grado di bastare alla difesa della propria indipendenza.
Page 146 - Dinastia austro-Iorenese, dovendo l'Assemblea medesima provvedere alle sorti future del paese, secondo i bisogni della nazionalità italiana , dichiara esser fermo voto della Toscana di far parte di un forte regno costituzionale sotto lo scettro del re Vittorio Emanuele.
Page 52 - ... popolazioni della Penisola una così illimitata fiducia? In questo profondo convincimento, il Governo provvisorio toscano si è affrettato a rivolgersi al Governo di SM il Re di Sardegna pregandolo ad assumere il protettorato della Toscana fintantoché dureranno le vicende della guerra. La domanda è stata limitata dalla condizione che la Toscana anche in questo periodo puramente transitorio conservasse la pienezza della sua autonomia, un'amministrazione . separata da quella della Sardegna, dovendo...
Page 200 - ... dovere, quand'esso è in pari tempo la soddisfazione di un lungo e ardentissimo desiderio. Maestà! Se questo omaggio di fiducia e di devozione del popolo toscano non avesse altro scopo, né dovesse...
Page 121 - Dichiara che la Dinastia Austro-Lorenese, la quale nel 27 Aprile 1859 abbandonava la Toscana senza ivi lasciare forma di Governo, e riparava nel campo nemico, si è resa assolutamente incompatibile con l'ordine, e la felicità della Toscana: Dichiara che non vi...
Page 149 - Rappresentanti, m'invia nei vostri Paesi per sostenervi la guerra contro i nostri nemici, gli oppressori d'Italia. La mia missione è unicamente militare. Io non debbo occuparmi, né mi occuperò del vostro ordinamento interno. Napoleone III ha dichiarato di non avere altra ambizione che quella di far trionfare la santa causa della Indipendenza e di non lasciarsi mai guidare da interessi di famiglia. Egli ha dello che la Francia paga della sua potenza si proponeva per unico scopo d'avere a' suoi...
Page 139 - Emanuele si è nell' animo di tutti indissolubilmente legato a quello d'Italia. « Questo patto tra l'Italia ei Principi di Savoia non era nuovo né impreveduto, era la conclusione inevitabile delle premesse state poste da tre secoli di storia italiana. « Tre secoli di dominazione straniera s'aggravano sopra l'Italia, e sono gli ultimi di una prima storia, di un primo risorgimento Italiano, precoce, splendido, ma caduco, perché non ebbe quel compimento che salva e feconda le istituzioni, le operosità,...