Storia della Toscana sino al principato con diversi saggi sulle scienze, lettere e arti, Volume 6Company' caratteri di Didot, 1813 |
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alcuni Alfonso altre amico animo antichi armi assai avea avendo capo Casa celebre chiamato Chiesa città cittadini colla commercio condotto consigli Conte Cosimo credere d'Italia dato dice Duca di Milano ebbe erano essendo faceva facile famiglia favore fece figlio Fiorentini fiorini Firenze forza Francesco furono Genovesi giorno Giovanni governo gran grandi greco guadagnare guerra Impero Italia lana lasciò lega lettera lettere libertà Lodovico Lorenzo Lucca lungo luogo maggior male mandò mano mare Medici mente merci mezzo morì morte Napoli nemici Neri nome nuova pace padre paese Papa pare parla passo perdita pericolo persone Piccinino piccolo Piero Pisa poco popolo porto posto potenza poteva preso presso presto Principi pubblico quei regno Repubblica resto ricchezze Rinaldo degli Albizzi ruina s'era sarebbe seta Sforza Signori soccorso soldati sospetto stabilito tentò terra Toscana trattato trovava truppe uomo Vedi Venezia Veneziani venire verso volle voluto
Popular passages
Page 48 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, ché il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura.
Page 43 - Balduinctti per mezzo di tiare-io, fiorini 800; a di 3 Ottobre la notte mi trassero di Palazzo, e menoromi fuori di Porta S. Gallo : ebbono poco animo ; che se avessero voluto denari, n'avrebbono avuti diecimila, e più, per uscir di pericolo ». MORENF. 4 Onde Sani' Antonino : « Pecuniae , cui obediunt omnia , • • • redempta est vita cius.
Page iii - Christianos, et defensionem religionis, atque expeditionem in Turchos impediunt, ut alias quoque Imperatorem, Ratisbonae, eam procurantem impedierunt, in quam tamen nos...
Page v - Malos male perdei, et vineam suam locabit aliis agricolis. — > Nos certe, cum Christo redemptore et salvatore nostro, qui justissimam causam nostram proteget, et non deseret cultores suos sperantes in se, juvantibus sociis, et...
Page iii - ... proditoribus vestris, non recuperassemus ; si trucidandos nosmet, ac magistratus nostros, et cives tradidissemus vobis ; nihil modo tecum contentionis haberemus. Sed ut ad alteram...
Page 41 - Alessandria vi conducevano moltissime mercatanzie, ei medesimi legni i quali portavano in Francia in Fiandra in Inghilterra e negli altri luoghi le spezierie tornavano medesimamente a Vinegia carichi di altre mercatanzie: la quale negoziazione augumentava medesimamente molto l'entrate della republica, per le gabelle e passaggi.
Page 40 - Parlamento del1' anno 1433. e. 34. levato da un libro di propria mano di Cosimo de' Medici, dove scriveva i suoi ricordi d' importanza ; e fu levata detta copia da Luigi Guicciardini.
Page 29 - Ch' a cercar fuor dell' isola si mande; di' ogni di se n' avea da quelle donne Che dell' avido mostro eran vivande. Non fe molto cercar, che ritrovonne Di varie fogge Oberto copia grande; E fe vestir Olimpia; e ben gi' increbbe Non la poter vestir come vorrebbe. 75 Ma né si bella seta o si fin...
Page 7 - Siculi noscuntur et Afri; — Haec gens est totum prope nobilitata per orbem. - Et mercanda ferens et amans mercata referre ». Nel sec.
Page 41 - ... spese ) per condurle in Alessandria, e quivi venderle ai mercatanti veneziani. I quali , condottele a Venezia , ne fornivano tutta la cristianità : ritornandone loro grandissimi guadagni. Perché, avendo soli in mano le spezierie, costituivano i prezzi ad arbitrio loro : e coi medesimi legni coi quali le levavano d...